Camminare lungo un viale, guardare e non vedere cose che ci appaiono immutate: case, edifici, monumenti con storie da raccontare ma, aimè, sconosciuti ai più e ormai dimenticati perché parte di un contesto urbano ai nostri occhi sempre uguale. |
Con queste poche righe si vuole “festeggiare” e ricordare uno stabile sito in Dronero a ridosso del Viale Stazione, stabile che proprio in questi giorni compie i 100 anni e di cui si stanno ultimando i lavori di restauro in vista di un nuovo utilizzo.
Da molti è conosciuto come l’Albergo Viale Stazione, anche se nel secolo scorso più volte cambiò nome seguendo le varie gestioni: Albergo Goggiola (1920), Albergo Moderno (1920-30-40-50), Albergo Ristorante Del Viale (1950-60-70-80-90), Locanda Del Viale (2000) fino ad arrivare a: Hotel Valle Maira e Ristorante La Porta Rossa (2008…) ed infine Bar Yellowline (2009…).
A questo punto credo sia interessante una breve premessa per meglio conoscere il contesto storico nel quale nacque questo fabbricato nell’ormai lontano 1916.
Il 13 ottobre 1912 venne inaugurata la linea ferroviaria Busca – Dronero che faceva capo alla nuova Stazione Ferroviaria di Dronero che andava ad affiancarsi alla vecchia Stazione del Tramway (costruita ed in attività dal 1879).
Nel 1913 l’area circostante alla Stazione Ferroviaria era praticamente disabitata, esistevano solo poche e modeste costruzioni ed il Comune, per meglio collegare le due Stazioni, aveva provveduto con la piantumazione di piante alla realizzazione di un viale alberato seguendo quella che allora era la Strada Nazionale Cuneo – Prazzo.
Dalla lettura di alcuni giornali locali dell’epoca, ed in particolare del “Il Progresso”, appare subito evidente l’inizio dello sviluppo urbanistico residenziale intorno a quell’area. Già allora, e parliamo dei primi mesi del 1914, veniva ripetutamente pubblicizzata con varie inserzioni sul giornale la vendita di “terreni fabbricabili con giardino” ed inoltre l’offerta di sempre più numerosi servizi di ristorazione e pernottamento.
Nell’arco di un paio di anni (1914-1915), nonostante la grave crisi economica e l’inizio per l’Italia della Prima Guerra Mondiale (24 maggio 1915), a Dronero si sviluppava rapidamente il cosiddetto Borgo della Stazione.
Con un articolo pubblicato su “Il Progresso” in data 20 marzo 1915 veniva riconosciuta e sancita la nascita di questo nuovo “borgo”:
Nonostante la grave crisi che stiamo attraversando il Nuovo Borgo della Stazione o meglio delle Stazioni continua a svilupparsi con una rapidità sorprendente: e non è da dubitare che se è vero il proverbio che chi ben comincia è a metà dell’opera, l’emigrazione dal centro di Dronero al di là ponte dovrà effettuarsi ben rapida e numerosa.
Va intanto data lode al Signor Perano Antonio, nostro Consigliere Comunale che in breve lasso di tempo alla sua bella costruzione fatta l’anno scorso ne sta ora aggiungendo una seconda non meno bella della prima ai Sigg. F.lli Marchiò, al signor Celente di Roccabruna che sta ora gettando le fondamenta di una palazzina ed al signor Cesano che vuole far risorgere, se pur costruita tutta a nuovo, una casa nei pressi della fabbrica del signor Roascio in prossimità della rete ferroviaria.
E non si può dimenticare di rilevare come anche i locali dell’antica filanda Voli, vadano riprendendo nuova vita.
In essa l’operoso signor Bertaina ha testè finito di fare un magnifico e poderoso impianto della sua specialità di acque gazose, liquori, ecc., il tutto azionato con impianto elettrico: ed il nostro bravo sig. Costa non ha dimenticato che, ora che tanta popolazione si sta agglomerando nel nuovo borgo, una scelta bottega di commestibili, coloniali, ecc., era necessaria, ed egli vi ha provveduto con molta abilità.
A tutti questi intraprendenti cittadini il più sincero plauso ed un augurio che, prosperando i loro affari e con essi il Borgo Maira molti altri ne seguano l’esempio a vantaggio dell’incremento e del traffico cittadino.
In questo contesto , nel 1916, risulta iniziata la costruzione dell’Albergo di cui ci stiamo occupando; l’istanza fu depositata in Comune in data 29 aprile 1916, presentata a nome dell’allora primo proprietario, “Galliano Giuseppe”. Successivamente la commissione comunale (denominata Commissione d’Ornato) approvava e autorizzava il progetto in data 7 maggio 1916.
Inizialmente la costruzione si presentava a pianta quadrata con tre piani fuori terra più un piano interrato. Esternamente l’edificio era sobrio, lineare senza particolari rifiniture e ornamenti. Tre anni dopo, nel 1919, il Comune autorizzava una nuova istanza presentata dal sig. Galliano per la sopraelevazione di un piano del predetto fabbricato con l’inserimento in facciata di elementi di ornamento e abbellimento, seguendo quelle che erano le tendenze dell’epoca per le case signorili, il tutto in stile eclettico (mescolanza di elementi e tendenze diverse) che univa elementi tradizionali come il bugnato piatto e graffiato con accenni liberty sui timpani delle finestre (decori floreali), balconi con pilastri sagomati per i piani inferiori ed in ferro per l’ultimo piano, mantenuti nel tempo ed ancora visibili oggi.
Lo stabile non subirà più modifiche fino al 1956 quando il nuovo proprietario, il Signor Antonio Rovera, provvederà alla costruzione di un nuovo fabbricato adiacente alla facciata posteriore, con la realizzazione di nuovi locali complementari all’albergo, ai piani terreno e primo.
Negli anni successivi gli interventi, benché numerosi e articolati, non comportarono più sostanziali modifiche di sagoma e volumi.
La struttura alberghiera negli anni ha continuato ad essere attiva ma è stata fortemente condizionata dalle vicende della vicina Stazione Ferroviaria con la flessione iniziata con la fine degli anni ‘60 (anno 1966) e poi con la chiusura della Stazione al traffico dei viaggiatori fino alla chiusura definitiva del traffico merci nel 1982.
Rimane a noi oggi un fabbricato simbolo della nascita di un borgo e dello sviluppo di un paese a cui nell’epoca giolittiana veniva riconosciuta una centralità politica e amministrativa a livello nazionale.
Luca Belliardo e Claudio Barbero