Metrò delle Alpi

nizza Uno studio ambizioso per la mobilità della Granda. Il metrò delle Alpi?

Assai ambizioso, se non addirittura utopico lo studio di una possibile soluzione ad uno dei nodi essenziali che la “Granda”ha da sempre ha avuto, quello dei collegamenti interni tra le varie aree territoriali della provincia
Da tempo si sapeva che era in corso un lavoro, affidato ad un gruppo di tecnici specialisti, grazie ad un finanziamento della Fondazione CRC.
Finalmente il 2 luglio scorso è stato presentato a Cuneo uno studio intitolato significativamente “Metro-Granda”.
Un lavoro assai complesso che poggia sulla rete ferroviaria della nostra provincia, sia quella attualmente ancora in funzione e sia sfruttando anche le tante linee ferroviarie che Trenitalia ha dismesso in questi ultimi anni: in particolare è stato illustrato un progetto che potrebbe essere messo in funzione in tempi abbastanza celeri e senza grandi spese.

Si tratta di un anello che ha come punti di appoggio Bra passando per Savigliano, Saluzzo, Cuneo e poi Mondovì.
Questa prima realizzazione avrebbe il risultato di collegare ben 5 delle sette città principali della nostra provincia: sarebbe finalmente la realizzazione di quel “metrò delle Alpi”, un nome che era stato dato all’ inizio del ‘900, quando venne costruita la ferrovia Torino-Airasca-Saluzzo-Cuneo con la ulteriore diramazione verso Dronero.
Sarebbe certo un primo grande passo per i difficili collegamenti interni di una no provincia, che usa trasporti prevalentemente su gomma, pur avendo un invidiabile rete di rotaie.
Ma è inutile farsi troppe illusioni: il trattamento che Trenitalia ha riservato alla Cuneo-Ventimiglia -Nizza non lascia spazio a grandi speranze!

Franco Bagnis