30 giorni … Novembre

30giorni 30 GIORNI del DRAGONE. Quello che accade … quando accade

Fulvio Pomero, nuovo primario di Asl Cn2
1 Novembre. Il dronerese Fulvio Pomero, 47 anni, é il nuovo primario del reparto di medicina interna dell’Asl Cn2. Il dott. Pomero si è laureato nel 1996 all’Università degli studi di Torino, dove nel 2002 si è specializzato in medicina interna. Per quattordici anni ha svolto servizio al Santa Croce e Carle di Cuneo.

Giovane originario di Dronero muore a Verona
1 Novembre. Un motociclista originario di Dronero, M.Z., 33 anni, è morto in un incidente stradale a Verona. Nato in Giordania, era figlio di P. Z., direttore sanitario della residenza “Cottolengo” di corso Brunet a Cuneo. Il giovane si era trasferito a Rivoli Veronese e lavorava nel settore amministrativo per un’azienda di ricerca farmaceutica. Dopo l’incidente, all’arrivo dell’équipe medica del «118», la condizioni di M.Z. sono subito parse disperate. Vani i tentativi di rianimazione. I funerali si sono svolti nella chiesa parrocchiale di Rivoli Veronese.

Auto finisce contro pompa di benzina
3 Novembre. Intorno alle 19.30, una vettura ha terminato la sua corsa contro un distributore di benzina dell’Eni. Sul posto è intervenuta una prima squadra dalla centrale operativa del comando provinciale di Cuneo dei vigili del fuoco, oltre ai volontari di Dronero, per la messa in sicurezza del veicolo. La persona coinvolta nell’incidente è stata presa in cura dall’equipe medico sanitario.

Messa in memoria di Alice Dalmasso
8 Novembre. Alle ore 18, nella chiesa parrocchiale di Dronero è stata celebrata una messa per Alice Dalmasso, 24 anni, impiegata di banca, morta la sera del 25 ottobre in un incidente stradale sulla provinciale Dronero-Caraglio. Alice è stata ricordata dai colleghi di lavoro dipendenti della Banca di Caraglio, filiale di Dronero.

Villar, un comune fiorito
13 Novembre. Il paese di Villar San Costanzo è stato premiato a Bologna durante la premiazione nazionale dei “Comuni fioriti”, concorso nazionale promosso dall’associazione “Asproflor”, al quale quest’anno hanno partecipato 182 comuni.Villar, che partecipa da 8 anni al concorso, aveva già raggiunto risultati importanti con l’assegnazione di 3 fiori rossi su 4, ma con il premio di “Municipio fiorito” porta a casa un risultato lusinghiero.

Marco Berry al “Blink”
14 Novembre. Il mago Marco Berry, alias Marco Marchisio, diventato famoso con il programma “Le Iene”, era l’ospite speciale del Circolo Magico “Blink”. È stata una serata all’insegna delle manipolazioni ma, allo stesso tempo, grande attenzione è stata data ai temi sociali: infatti, Berry da tempo è impegnato nel donare sorrisi ai bambini meno fortunati attraverso la sua onlus “Magic For Children”.

Recuperato operaio al bivacco Carmagnola
17 Novembre.I tecnici del Soccorso alpino della valle Maira sono stati impegnati per alcune ore nella notte per la ricerca di un operaio che non era rientrato dopo i lavori al bivacco Carmagnola, ad Acceglio. A dare l’allarme è stato il fratello intorno alle 4. La squadra di volontari ha raggiunto la zona a piedi. L’operaio ha trascorso la notte sull’escavatore dopo essere stato sorpreso dal maltempo e dal buio.

Giovanni Mandrile, il partigiano “Jean”
22 Novembre. È scomparso Giovanni Mandrile, il partigiano «Jean». Nato a Dronero nel 1925, era entrato nelle file della Resistenza nell’aprile ’44, raggiungendo i primi gruppi partigiani della valle Maira. Nell’immediato dopoguerra si era arruolato in polizia. Congedato aveva lavorato prima come autista-corriere, successivamente, con la moglie Piera Anna Garnero, aveva aperto un negozio di alimentari in piazza Cariolo a Dronero.
Nel 2016, a Cuneo gli era stata conferita la «Medaglie della Liberazione», coniata per l’anniversario della Guerra di Liberazione. Lascia la moglie e i figli Fiorella e Alessandro, presidente della sezione Anpi di Dronero. I funerali sono stati celebrati venerdì 23 Novembre presso la Parrocchiale di Dronero

A Villar presentazione del libro “Portami lassù”
23 Novembre. Alle ore 20.45, presso il salone polivalente di Villar San Costanzo, Cristina Giordana ha presentato il suo libro “Portami lassù”, edito da mondadori. La professoressa Monica Ghio ha condotto la serata. “Portami lassù” racconta con un alternarsi di immagini, parole e riflessioni la storia di Luca Borgoni, ragazzo cuneese, che perse la vita a soli 22 anni, l’8 luglio 2017 sul Cervino. Al termine della serata è stata data la possibilità di raggiungere a piedi l’inizio del sentiero “Luca Borgoni”.

Alessandro Monetti

Vita travagliata di un ragazzo del ‘900

Pro Storie della Valle

Originario del vallone della Margherita
Sono nella redazione del giornale per l’apertura settimanale, quando si affaccia all’ingresso un signore di nome Luigi Ricciardi. Lo conosco da molti anni, una semplice stretta di mano come saluto e poi iniziamo a parlare. Luigi, originario del vallone della Margherita, avrebbe piacere di raccontare a grandi linee la storia di suo padre e naturalmente anche la sua al giornale. Fin dalle prime battute il racconto mi entusiasma, ascolto molto volentieri le sue parole e le trascrivo per i nostri lettori.

Costanzo Ricciardi, suo padre, è nato il 18 agosto 1901 da famiglia contadina nella borgata Assarti, in un caseggiato allora denominato “casa bianca”.
Il giovane Costanzo frequenta le scuole elementari, sicuramente non tutti i cinque anni del corso completo, in un locale vicino all’osteria. Cresce e si accorge che il lavoro di contadino di montagna non gli si addice molto; il giovanotto, all’età di soli 17 anni sceglie quindi di arruolarsi in Marina fermandosi per diversi anni e proprio per questo motivo, fu soprannominato il “bel marinaio”.

Il 26 aprile 1924 si sposa a Marsiglia con Maria Raybaud. La vita del marinaio tuttavia lo conduce da un porto all’altro e a Trieste incontra una ragazza che porta il nome di Rosa Totolo. Costanzo abbandona così la moglie dopo pochi anni di matrimonio e in silenzio convive con “la Rosa” senza mai sposarsi fino al 1942.
La sua morte porta la data del 12 aprile 1968 in quel di Genova.

Dalla signora Rosa, Costanzo ha avuto due bambini: Luigi nato nel 1932 e Marius, nato poco tempo dopo, nel 1934.
Lasciata la Marina, Costanzo si stabilisce a Cannes facendo il lavoro di elettricista e rischiando anche la vita un giorno per una scarica di alta tensione.
Nel periodo che va dal 1939 al 1945 – sottolinea con passione Luigi – la famiglia tutta unita torna a Dronero per evitare la naturalizzazione come cittadini francesi, ma non nel vallone di origine del padre; si fermano in paese in via Alfieri 25, nel Borgo Sottano. Nel 1942 il padre Costanzo, per motivi di guerra, va a lavorare in Germania, portando con sé tutti gli averi e lasciando la moglie e i due bambini praticamente sul lastrico. Luigi e Marius hanno ricevuto la Prima Comunione a Dronero dall’arciprete don Giovanni Raviolo e – spiega ancora Luigi oggi 86enne – di quella cerimonia non è stata presa alcuna foto di gruppo per il timore che potesse arrecare danno e per la paura che suscitava allora la presenza delle truppe di occupazione.

Nel settembre del 1945 la famiglia, ormai purtroppo composta dalla sola mamma e dai due figli già grandicelli, sale su un mezzo d’occasione e percorre tutta la Valle arrivando fino ad Acceglio. Da qui a piedi, attraverso le montagne dell’alta valle, fino a Larche e poi giù fino a Barcellonette, ovviamente con molte pause lungo il difficile percorso. Da Barcellonette, un altro mezzo di fortuna li conduce fino a Digne.
Del papà, trasferito in Germania tre anni prima non si è più avuta nessuna notizia, ma pare che finita la guerra sia tornato per qualche tempo in borgata Assarti alla Margherita per far visita a suo padre, Stefano Ricciardi. Da allora in poi le notizie sono molto frammentarie e la famiglia non si è più riunita; famiglia che la mamma, che appena emigrata in Francia era riuscita a trovare lavoro, sostenta come può, barcamenandosi alla bell’e meglio e cercando di garantire l’essenziale ai suoi due figli.

Gli spostamenti, tuttavia, non era ancora terminati e questa volta la meta era nuovamente Cannes, sulla costa. Qui Luigi, ormai quattordicenne, inizia a lavorare da un bravo artigiano e piano, piano impara il buon mestiere di falegname, mobiliere, restauratore e, visto che siamo in una zona di mare, anche di mobiliere per arredi navali.
Il tempo passa veloce, Luigi lavora e diventa adulto. Tredici anni dopo aver lasciato la Valle Maira, siamo ormai nel 1958, esattamente il 25 novembre il giovane si unisce in matrimonio con Jeannine Albine Roberte Dalmasso. Due anni dopo, nel 1960, dalla coppia nascerà una bambina che porterà il nome di Estelle e nel 1966 un figlio chiamato Stefano.
Attualmente la figlia lavora in un ufficio statale nel settore sociale mentre il figlio Stefano lavora presso il comune di Cannes. Stefano, a sua volta sposato con Martina, ha un figlio di nome Tom.

Con il passare del tempo Luigi coltiva la passione per la costruzione di modellini di navi e barche. Un hobby che lo aiuta anche nel suo lavoro di arredi per imbarcazioni e che perfeziona sempre più quasi a diventare un professionista del modellismo.
Il nostro protagonista, Luigi Ricciardi, ormai nonno nel 1992, dopo 45 anni di lavoro, si ritira per il meritato riposo dopo una vita molto dura e travagliata, in particolare negli anni della gioventù. La moglie Jeannine, di alcuni anni più giovane, dopo un periodo di lavoro in tintoria, chiude la sua attività come operatrice scolastica (quelli che affettuosamente chiamavano bidelli).
Negli anni del lavoro in Francia, però, Luigi non dimentica il suo legame con Dronero; la nostra cittadina era tappa abituale delle sue vacanze annuali e piaceva molto anche alla moglie Jeannine. Finalmente nel 1989 i due coniugi acquistano una piccola abitazione in via Camillo Benso di Cavour, arredata con mobili su misura costruiti dallo stesso Luigi e continuano a tornare periodicamente a Dronero, dove sono rimaste ormai molte loro conoscenze.

A questo punto si conclude la nostra chiacchierata che ha spaziato per tutto l’arco del ‘900, ringrazio Luigi per la sua gentilezza, la sua cordialità e la voglia di raccontare quella che per lui è indubbiamente una storia importante: la storia della sua vita.
Auguro ai lettori che provino piacere nel leggerla, penso ne valga la pena!

A cura di Luigi Abello