Elezioni

ragazzi Il tema del mese non può che essere le elezioni. L’Italia vive perennemente in campagna elettorale e, appena conclusa quella amministrativa – europea, pare già alle porte quella per le politiche anticipate. È sempre difficile dire chi ha vinto, pochi infatti ammettono la sconfitta.

In questo caso però, al di là dei risultati di questo o quel raggruppamento, sembra aver vinto la paura. Ovviamente è un’opinione personale, ma i successi di Lega in Italia, Rassemblement National in Francia, destre sovraniste nei paesi dell’est Europa (Polonia e Ungheria in primo luogo) inducono a pensare che ci si voglia sempre più richiudere in se stessi. E il problema non è solo quello enorme e di difficile soluzione dei migranti, rispetto al quale l’Europa preferisce girarsi dall’altra parte, ma tanti altri segnali mettono in evidenza la paura del confronto, quale che sia, proprio in quei paesi che dall’Unione europea hanno tratto i maggiori benefici in termini economici (Gran Bretagna da un lato ed Est Europa dall’altro) e, più in generale, anche in buona parte delle restanti nazioni. In altre parole, una parte consistente dei circa 500milioni di abitanti dell’Europa a 28 (o 27 ormai) sembra aver perso di vista l’orizzonte più ampio che si era aperto verso la fine del secolo scorso, facendo in questo il gioco di Stati Uniti, Russia e Cina che hanno tutto l’interesse a vederci divisi. Capire e affrontare le ragioni profonde di questa situazione sarebbe assai importante, ma fino ad ora non sembra essere alla portata di un’Europa attenta solo ai numeri immediati più che al futuro. C’è da augurarsi che lo scossone ricevuto apra gli occhi a chi si appresta ad essere una maggioranza composita e formare la nuova Commissione (il Governo) europea. Temi come l’ambiente, il lavoro e la dignità delle persone non possono essere sacrificati per il solo tornaconto dei numeri. Venendo alla nostra Valle, è certo un fatto positivo che molti ancora abbiamo deciso di spendere parte del loro tempo per dedicarlo ai propri paesi. Volti nuovi, amministratori di ritorno, riconferme. A tutti si chiede – penso – di alzare lo sguardo anche oltre il confine del proprio comune per cogliere insieme tutte le opportunità serie di sviluppo e salvaguardia della Valle Maira. Sergio Tolosano

Dronero Incontri, un primo bilancio

abbonamenti2014 A nome dell’Associazione Dronero Incontri o.n.l.u.s. e dei suoi componenti, intendiamo ringraziare tutti i partecipanti ed i sostenitori della rassegna culturale appena conclusa, svoltasi nei giorni 27 e 28 settembre 2013, Io non ho paura: uomini e donne contro le mafie..

La due giorni sul tema della criminalità organizzata è stato un viaggio nella storia recente dell’Italia che ha portato chi vi ha assistito a ragionare ed approfondire argomenti non certo semplici, ma di grande importanza per chi cercasse ancora di coltivare una memoria di ciò che siamo, in funzione di un’esistenza non regalabile in toto alla misera condizione di consumatore e non di cittadino consapevole ed attento sul mondo che lo circonda.
Introdotta dal saluto di Gianpaolo Rovera, vicesindaco di Dronero ( che assieme all’Assessore Agnese è stato l’unico amministratore di Dronero avvistato in 48 ore di eventi), la serata di venerdì 27 settembre ha visto alternarsi sul palco del cinema teatro Iris gli interventi di ospiti di livello assoluto sull’argomento della criminalità organizzata in Italia, dal maxiprocesso del 1986 alla trattativa Stato/ mafia. Hanno, infatti, portato il loro contributo Leonardo Guarnotta, Presidente del tribunale di Palermo, nonché ex collega di Falcone e Borsellino; i giornalisti e scrittori Giovanni Fasanella ed Enrico Deaglio, da molti lustri autori di articoli, libri e saggi sul fenomeno criminale.
La giornata di sabato 28 settembre ha ospitato un altro momento molto importante nello svolgimento ideale di questo viaggio: l’incontro con i ragazzi delle scuole. Accompagnati da dirigenti e professori attenti e sensibili alla tematica, gli alunni di alcune classi dell’Afp e delle Scuole medie di Dronero si sono confrontati con magistrati ,scrittori, testimoni di fatti di mafia e con i loro coetanei che, mossi da encomiabile passione civica, la sera avrebbero inscenato lo spettacolo “Maffia”.
Un evento a “porte chiuse” ma significativo, perché è dalle scuole e dai giovani che deve venire alto e forte l’ammonimento a scegliere comunque e sempre la legalità, anche a costo di sacrifici.Il pomeriggio, nella sala dell’ex Tripoli, è andato in scena il racconto delle mafie al nord: il dialogo ha visto protagonisti Valentina Sandroni (Avvocato di parte civile per Libera, di cui è coordinatrice provinciale, nel processo Minotauro alle ‘ndrine in Piemonte), il professore emerito dell’università di Torino e Roma, Nicola Tranfaglia e Dario Vassallo, scrittore e fratello di Angelo Vassallo, sindaco assassinato perché si oppose al malaffare criminale di Camorra.
In serata, alle 21, un cinema teatro Iris pieno in ogni ordine di posto, ha potuto assistere alo spettacolo “Maffia”: il regista Giuseppe Porcu ed i ragazzi del Liceo Arimondi di Savigliano hanno regalato novanta minuti di emozioni intense, profonde, in alcuni casi toccanti.
La rappresentazione delle vite di vittime di Mafia, del capitano dei Carabinieri Emanuele Basile al sacerdote don Pino Puglisi ( da poco proclamato Beato), da Rita Atria a Pio Latorre ha fatto conoscere anche a Dronero quanto i ragazzi possano intendere l’arte della recitazione non solo come mezzo di espressione della propria personalità ma anche e soprattutto come mezzo di denuncia e strumento per crescere come veri cittadini.
Fuori dalla cronaca ancora un grazie sentito a chi ciha aiutato. Vogliamo innanzitutto menzionare gli enti pubblici e prvati che ci hanno sostenuto, come il Consiglio Regionale del Piemonte, il Comune di Dronero, l’ente Fondazione Cassa di Risparmio di torino, la banca Cassa di Risparmio di Savigliano. Un sentito grazie va ad Amedeo Cilenti, responsabile organizzativo del teatro iris, ai ragazzi e alle ragazze che volontariamente hanno prestato
Il proprio lavoro, al mensile il Maira, all’associazione A.I.F.O.( amici di Raul Follerau), al suo referente di zona, Danilo Vallauri, ed al presidio Libera ( Associazioni, nomi e numeri contro le mafie) nelle persone della referente provinciale Valentina Sandroni e di tutto il presidio cuneeese per il sostegno morale e materiale. Insieme a loro ringraziamo gli istituti scolastici che hanno aderito al nostro invito: l’Istituto comprensivo “ G. Giolitti” di Dronero, e l’Azienda di Formazione Professionale ( AFP) nelle persone dei rispettivi dirigenti.
Un sentito ringraziamento va ovviamente- per la loro disponibilità e preparazione- a tutti gli ospiti intervenuti nel corso dei due giorni d’incontri, a Leonardo Guarnotta, a Francesca Bommarito e Giuseppe Porcu, agli uomini delle Forze dell’Ordine, che, con discrezione, hanno vigilato.
Un grazie infine ai rappresentanti delle Istituzioni che abbiamo visto ( Giampaolo Rovera, Alessandro Agnese, Giampiero Belliardo, Alberto Tenan, Marco Arneodo, Sergio Poetto, Claudia Bergia, ed Elio Rostagno) ed anche a quelli che non abbiamo visto tanta “società civile” e pochissima rappresentanza politica, per noi, resta un fatto preoccupante, non tanto perché bramassimo la presenza di uno stuolo di autorità ad applaudire in prima fila, ma perché quando si parla di criminalità organizzata e lo si fa seriamente,la presenze contano e le assenze qualificano.
Dronero Incontri ha inaugurato, con questo evento, il suo primo anno di attività nella veste ufficiale di associazione culturale senza scopo di lucro per fini di utilità sociale (onlus).
Ora, per continuare a guardare avanti, più che ad un vero e proprio reclutamento di soci, pensiamo ad una “caccia alle idee” che parta da due concetti fondamantali: artecipazione e comunità. Ci rivolgiamo a tutti i droneresi, giovani e adulti, che abbiano voglia di “fare” e di confrontarsi-ognuno con i propri mezzi e con il proprio punto di vista- sul destino di una comunità, vale a dire sulla “politica” intesa in senso più ampio come “cura della vita pubblica”, e su ciò che questa può offrire: cultura, arte, spettacolo, attualità, amministrazione pubblica, diritti,…
Insomma, siamo ancora convinti che ci sia chi, come noi, non si accontenta di subire passivamente ciò che ci accade intorno, ma pensa di potersi mettere in gioco per discuterne-innanzitutto-, per parlare dei temi che più gli stanno a cuore e da questi trarre una proposta, un’idea, un sogno da realizzare. Non c’è tema, un fatto o un’opinione che non possa essere approfondito e dibattuto. Quello che vogliamo fare è mettere in circolo le idee, confrontarci alla pari, in modo libero e senza vincoli, con i mezzi, i tempi e gli spazi che decideremo insieme. La nostra non è una scusa come tante altre per “occupare” una parte del proprio tempo, che non si saprebbe come spendere, ma un invito ad investire il proprio tempo e a farlo per ciò in cui si crede.
Dronero incontri è una scatola aperta da riempire con le idee di che non si accontenta di “abitare” in una città, ma vuole tornare a viverci, ad essere parte di una comunità e riprendere in mano il proprio futuro. Questo è quello che faremo, con chi ci sarà.

PIERLUIGI BALBI
MATTEO FERRIONE

DRONERO INCONTRI O.N.L.U.S.

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