… e la circonvallazione ?

cnn-travel Se da un lato possiamo considerare ormai concluso, almeno per quanto riguarda la sistemazione dell’intera area, il recupero dell’ex stazione ferroviaria e se sembra in dirittura d’arrivo anche l’annosa vicenda della nuova bocciofila, ora destinata a palazzetto polivalente, non possiamo fare a meno di rilevare che a Dronero manca sempre l’infrastruttura più importante.

Parliamo della circonvallazione del paese la cui necessità è sempre più evidente. Qualche balcone scosso di tanto in tanto nel centro storico, inevitabili code quando si incrociano due mezzi di grandi dimensioni per le vie centrali, nessuna novità all’orizzonte. Abbiamo rilevato il problema più e più volte nel corso degli anni. Già il primo numero del Drago, esattamente cinquant’anni fa, poneva la questione.

Nel corso degli anni se ne è parlato molto e a più livelli. Prima una soluzione cittadina, poi l’idea del passaggio a sud (Archero-Tetti), infine lo spostamento via, via più a valle, con l’obiettivo questa volta di collegare l’allora SS 22 con la provinciale per Busca: In concreto, però, è stato realizzato quel tratto di poco più di un km che doveva servire da trampolino di lancio per attraversare il Maira e nulla più. L’intervento – si sa – non lo può certo realizzare in autonomia il comune di Dronero e il progetto di per un certo periodo è pure entrato nella programmazione strategica della Provincia. Salvo poi sparire, al primo taglio di trasferimenti di fondi dallo Stato. Dronero ha un problema analogo alle vicine Busca e Caraglio, anch’esse attraversate dal traffico pesante in centro. Le due realtà vicine, tuttavia, hanno le vie centrali più ampie e scorrevoli ed anche alternative temporanee più semplici ed efficaci, già con l’attuale viabilità ordinaria.

Dronero – oltre alla strettoia nel centro storico – divisa in due com’è dal Maira non ha alternative se per un qualche motivo si deve chiudere temporaneamente la circolazione sul ponte giolittiano. O si attraversa il Maira a San Mauro o si va direttamente a Busca. In altra parte si ricordano decisioni coraggiose di sindaci locali tese a sollecitare soluzioni a problemi simili. Evidenziare la questione con costanza nelle sedi istituzionali può sortire qualche effetto, ma forse non è ancora sufficiente. Il premier Conte, il 28 ottobre all’incontro con i sindaci di 4000 piccoli comuni, ha promesso un tavolo per raccogliere istanze e accelerare investimenti infrastrutturali. Probabilmente sono solo parole, ma pensare che Dronero possa avere un progetto di massima sulla circonvallazione e chiederne la cantierazione è totalmente illusorio?

Sergio Tolosano