“Si sente il bisogno di nuovi linguaggi capaci di comunicare insieme significati antichi e moderni” ha detto lo scorso 19 novembre il presidente Sergio Mattarella, parlando ai duemila sindaci dell’Anci riuniti per l’assemblea nazionale ad Arezzo. |
“Partire dai mutamenti dei nostri stili di vita che possono accompagnare scelte politiche lungimiranti e contribuire così all’obiettivo dello sviluppo sostenibile. Questo è il grande impegno per il nostro Paese e per l’Europa. Un grande traguardo popolare”.
Un tema attuale ed enorme, quello della sostenibilità ambientale che ci coinvolge tutti a pieno titolo.
Parte rilevante di questa sostenibilità la gioca il ciclo dei rifiuti.
Secondo gli ultimi dati disponibili – approvati dalla Regione il 31 ottobre scorso e relativi al 2018 – in Piemonte, la Provincia di Cuneo, totalizza un 67% di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti conferiti. Un valore discreto, sopra la media regionale (61,2%) ma ancora distante dal primato di Novara (76%).
Se guardiamo, invece, il dato della Valle Maira fornito dal CEC (Consorzio ecologico Cuneese), sostanzialmente tutti i comuni si piazzano appena sotto il 50% (differenziato sul totale dei rifiuti raccolti), fa eccezione Dronero che supera il 78%, piazzandosi tra i primi dell’intero Consorzio.
Secondo il testo unico ambientale (Dlgs 152/2006), in Italia la raccolta differenziata dei rifiuti avrebbe dovuto raggiungere almeno il 65% già entro il 31 dicembre 2012. Infine se guardiamo al rapporto Istat del 24 ottobre scorso, nel 2018 l’87,1% delle famiglie effettua con regolarità la raccolta differenziata della plastica (39,7% nel 1998), il 71,3% dell’alluminio (27,8%), l’86,6% della carta (46,9%) e l’85,9% del vetro (52,6%).
Tutto sommato sono dati incoraggianti, anche se molto rimane ancora fare e, tornando all’invito del Presidente, possiamo noi stessi contribuire a mutare gli stili di vita indirizzando i produttori, scegliendo per esempio quei prodotti che hanno meno imballaggi e producono meno scarti o che, a parità di imballaggi offrono maggiori garanzie di recupero.
Un buon esempio viene da Burger King (catena internazionale del fast-food) che ha deciso di eliminare i giochi in plastica abbinati ai generi alimentari proposti e anche Mc Donald ci sta pensando. Più vicino a noi Coop Italia ha deciso di eliminare il sacchetto di carta con la finestrella in plastica, di difficile smaltimento.
Certo l’argomento non si esaurisce con queste poche righe e varrà la pena di tornarci con una certa frequenza.
Sergio Tolosano