Qualche hanno fa un libro di successo richiamava, nel titolo, alla forza dei numeri. A volte vengono tirati per la giacchetta, spesso negati quando suscitano imbarazzo, però grazie alla loro forza gli aerei volano ed i treni possono viaggiare. |
I risultati delle elezioni amministrative del 5 di Giugno, in quel di Dronero, se analizzati partendo dai numeri, riservano alcune sorprese. La comparazione con le precedenti elezioni è molto semplice e lineare, due liste in entrambe le elezioni, la lista Acchiardi e la lista del centro-sinistra, Belliardo nel 2011, Bernardi nel 2016.
Incominciamo dal numero di aventi diritto al voto ed il numero dei votanti : nel 2011 gli aventi diritto erano 5.748, nel 2016 5.579, quindi grosso modo la platea rimane sempre la stessa, nelle due competizioni elettorali. Vediamo ora i votanti, 4.319 nel 2011, contro i 3.731 del 2016, percentualmente siamo passati dal 75% al 66%, quasi un 10% in meno. In numeri assoluti 1.850 cittadini droneresi non hanno votato.
Passiamo al vincitore, il Sindaco uscente Livio Acchiardi che ha ottenuto 2.390 voti, i titoli dei giornali lo hanno incoronato vincitore con una percentuale schiacciante, il 65%, dei consensi. In realtà i numeri ci dicono che ha perso 159 voti, circa il 6%.
Vediamo ora lo sconfitto, purtroppo per lui una vera sconfitta, con i 1.290 voti conseguiti dalla sua lista registra una perdita, rispetto alla lista Belliardo del 2011, di ben 410 voti, vale a dire un secco -24%.
Questi i dati freddi e scarni. Il Sindaco uscente non ne esce benissimo, il suo non è stato un trionfo, ha perso un po’ di voti anche se ha comunque vinto con ampio margine. La forza dello “schiacciante 65%” sta nella seria sconfitta della lista di centro-sinistra che di voti ne ha persi ben 400.
Facendo un po’ di fantapolitica se la lista Bernardi non si fosse presentata Acchiardi non avrebbe avuto i voti per vincere e sarebbe stato irrimediabilmente tagliato fuori. Infatti nel caso si presenti una sola lista la votazione è valida solo se questa raggiunge il 50% + 1 voto, cioè 2.791 voti.
Tornando invece alla realtà delle cose, esiste un cospiquo elettorato non contento dell’offerta politica che, se ha votato, spesso lo ha fatto senza entusiamo o magari a votare non è proprio andato. Il sindaco Acchiardi è al suo secondo mandato per cui, salvo cambi legislativi, il suo percorso finisce con questo mandato.
Il PD, anima della lista civica di centro-sinistra, dovrebbe forse fare una profonda riflessione sulla ulteriore contrazione di voti, probabilmente tante cose non hanno funzionato, a partire da una campagna elettorale dove era evidente fin dall’inizio che ci si preparava a fare una buona opposizione, non a vincere. Rimane invece orfana di rappresentanza una cospiqua, numericamente parlando, quota di cittadini droneresi che, delusa dalle esperienze dei candidati esterni alla comunità ( Biglione ed Acchiardi ), aspetta, e nel frattempo si astiene.
M.M.