Berlin street photo … slow

prodronero Roberto Beltramo cammina per le strade e lungo il fiume Sprea. Il bianco e nero di queste immagini racconta le sorprese di una città come Berlino: scenario ideale per i giovani ma anche per chi non lo è più, in nome di un’idea di libertà che vuol essere vita quotidiana.

Soggetti che istintivamente associamo dentro di noi all’essere liberi ti colpiscono e pian piano creano in te una sorta di relax piacevolissimo, ti staccano dall’affanno e ti impongono un altro ritmo. Ma è soprattutto l’essere “ slow “ che opera la trasformazione dello spirito e dello sguardo la ragazza che scende i gradini del ponte portandosi la bicicletta, ci fa pensare ad un amore da raggiungere piuttosto che al lavoro in ufficio, i giovani in relax sulla banchina del fiume sono un invito ad unirsi a loro, la ragazza che riflette appoggiata alla sua bici passeggino sembra insegnare al figlio come guardare il mondo. Un marinaio nerboruto si appoggia con la tromba in mano al monumento scritto in russo: è il sacrario di Treptow , dove vengono commemorati i circa 80.000 soldati dell’ Armata Rossa che perirono nei giorni della battaglia per la liberazione di Berlino, mettendo la parola fine alla seconda guerra mondiale. Riflessione doverosa e dolorosa, ma già la Storia è altra quando una giovane sorride passando davanti al murale che riproduce il bacio alla sovietica di Breznev e Honecker; nel 1979 parlava di “ guerra fredda” ma ora pare richiamare ben altre problematiche: dalla mafia, ai diritti delle unioni dello stesso sesso. Una coppia sembra invece inseguire pensosa, davanti alla concessione di un brindisi, ricordi di altre libertà; un’altra se ne fa bandiera sventagliando biondi sfibrati dal tempo e pesantezza ridondante: ma anche questa è libertà. L’occhio curioso della Nikon sorprende la ragazza che legge con i piedi appoggiati con disinvoltura sul tavolo; ruba uno sguardo alla ragazza bionda, ultima in fila, che per pochi secondi, un rapido fluire di viso, occhi , labbra, capelli, si volta: e il miracolo della fotografia si compie, fermando un attimo irripetibile di vita, essenziale, in bianco e nero.

Nazarena Braidotti