25 Aprile a Dronero

provincia_tranquilla Orazione ufficiale della neo-senatrice Patrizia Manassero, figlia di un partigiano che aveva combattuto in valle Maira

A conclusione del ciclo di tre appuntamenti “Aspettando il 25 aprile”, svoltisi tra fine marzo ed aprile e condivisi con i comuni di Roccabruna e Villar San Costanzo e seguiti sempre da un numeroso pubblico, Dronero ha festeggiato – ed è proprio il caso di dire che c’era un po’ di aria di festa e di speranza, non solo di commemorazione – il 68° anniversario della Liberazione, giovedì 25 aprile, con un programma ricco di proposte.
Dopo la deposizione di corone ai vari monumenti cittadini e la celebrazione della Santa Messa amministratori locali, cittadini e ragazzi delle classi quinte della scuola primaria e delle classi terze della scuola secondaria di primo grado si sono radunati in piazza Martiri della Libertà per condividere riflessioni e momenti musicali.
Sul palco, il presidente dell’ANPI dronerese, Alessandro Mandrile, ha ricordato l’attualità della Costituzione nata dalla resistenza e ha ringraziato il presidente Napolitano, gli ha fatto gli auguri per il nuovo mandato e ha ricordato, in questo difficile momento storico, che i politici del dopoguerra erano animati da umiltà e voglia di fare. E’ seguito il saluto del sindaco Livio Acchiardi che ha ricordato l’impegno dronerese e della Valle nella lotta di Liberazione e la recente attribuzione della medaglia d’oro al valore civile alla città, oltre al riconoscimento del valor militare.
Per rimanere in tema con la serata del progetto “Aspettando il 25 aprile” presentata il 5 aprile presso il teatro Iris di Dronero “Bianca: una, cento donne della resistenza” si sono alternate sul palco Valeria Arpino, accompagnata dal suo gruppo di musicisti, con canti della Resistenza e pezzi più recenti, ma sempre a tema, e la neo-senatrice del Partito Democratico Patrizia Manassero, cuneese, figlia di un partigiano che aveva combattuto in valle Maira, incaricata dell’orazione ufficiale. Toccanti le sue parole in ricordo delle vittime droneresi, l’invito a non dimenticare, a non delegare ma ad assumersi le proprie responsabilità e, a conclusione dell’orazione, l’augurio di un buon 25 aprile con la frase “Viva la resistenza e la Costituzione repubblicana”.
In conclusione di mattinata un nutrito programma di letture e canti dei ragazzi dei due istituti dell’obbligo con messaggi chiari: “Mai più la guerra” dopo il ricordo di Alberto Giorsetti, bambino di Roccabruna morto durante il secondo conflitto mondiale, e “I bambini non si toccano, i bambini non capiscono il perché, non colgono differenze di lingua, di razza, di religione, hanno il diritto di vivere in pace , senza barriere, senza frontiere e pregiudizi”.
La condivisione dei temi esposti da parte dei presenti è stata sottolineata con frequenti e lunghi applausi. Applausi ai ragazzi che rappresentano il futuro di questa nazione e agli insegnanti che hanno dato loro modo di conoscere ed approfondire questi temi.
Alla fine tutti, ragazzi e partecipanti alla manifestazione, si sono uniti nelle prime strofe del nostro inno nazionale.
S.T.

Dronero Medaglia d’oro al valore civile per «La fiera popolazione del piccolo Centro del cuneese insorgeva, con la costituzione delle prime formazioni partigiane, contro l’oppressione nazifascista, partecipando con coraggiosa determinazione ed altissima dignità umana alla lotta di Liberazione. Oggetto di feroci rappresaglie, deportazioni e barbarie nonché di violenti bombardamenti, sorretta da profonda fede negli ideali di libertà e democrazia, sopportava la perdita di un numero elevato di vite umane dando luminoso esempio di eccezionale abnegazione, di incrollabile fermezza e spirito patriottico» — Dronero 1944 – 1945
Dronero: Croce di guerra al Valor Militare perché «Nel corso della lotta di liberazione Dronero si opponeva eroicamente all’oppressore dando, con la partecipazione della sua popolazione un valido e costante sostegno alle forze partigiane e un notevole contributo di combattenti, di sangue e di sofferenze»
— Dronero, gennaio 1944 – aprile 1945