Io rimango – Ich bleibe

ich bleibe Sfoglio con voluttà le pagine del nuovo volume « Rimango in Valle Maira/ Ich bleibe im Valle Maira » di Jorg Waste e Giorgio Alifredi.
Nel titolo viene anticipata una promessa. Restare.

Io non sono valmairese, se non d’ adozione, ma provengo dalle langhe, altra zona di violenta e desolante emigrazione seguita da una altrettanto forte determinazione al ritorno, per cui penso di poter comprendere comunque a fondo l’ intenzione di Jorg Waste e di Giorgio Alifredi di dare visibilità a questa promessa. Si tratta di una promessa che immagino ogni personaggio ritratto in queste belle pagine deve rinnovare a sè stesso ogni mattina per trovare la giusta motivazione ad una esistenza che non consente tanti voli pindarici nell’ empireo dell’ effimero, ma che necessita di un forte attaccamento al territorio, al proprio lavoro e soprattutto ai propri valori.
Alle prime pagine una stretta coglie il cuore. Sono immagini di abbandono e desolazione, una finestra rotta , una sedia silenziosa nel vuoto di una stanza, un berretto da «pastre» rosicchiato dai topi, una bella coppia sorride dal passato ad un presente derubato anche dei ricordi. Chi saranno stati, come saranno state le loro vite? Sono domande che cadono nel vuoto… per sempre.. Ricordano gli scatti storici di denuncia di Michele Pellegrino .
Il peso che attanaglia lo spirito si scioglie quando si prosegue nella visione e nella lettura del libro. Appaiono nuove vite, reali, animate dalla determinazione di esistere ora, oggi , adesso in Valle Maira. Sergio , l’ artista, sorride sereno sostenendo la pertica di maggiociondolo da cui ricaverà l’ arco con cui scoccare le intuizioni nate dal silenzio che, mentre per molti di noi sarebbe solo noia , per lui diventa preziosa meditazione . Mi domando , di fronte al volto fiero di Sergio… quale sia la mia consapevolezza dell’ esistenza.
Giors dal Puy… governa le sue capre camminando veloce sui pendi che profumano di fieno e di timo.
Conoscendolo immagino con quanto umanesimo realista affronti i problemi pratici che complicano la gestione di un’ azienda agricola in alta montagna, ma lui è una roccia. Sereno come una roccia . Quando ascolto la parabola della casa costruita sulla roccia…. mi affiora alla coscienza l’immagine della sua casa al Podio. E Lara? Anche lei si è fatta scegliere dalla Valle Maira.
Mario … tiene i piedi ben piantati in terra mentre guardandoti negli occhi ti invita a entrare nel suo mondo fatto di regole semplici e difficilmente mutabili.
Così il libro procede raccontando le storie personali di Nino la guida , di Monica e Camilla che coltivano i loro sogni , di Davide che lavora la pietra , di Sissi che alleva i suoi bimbi nel vallone, di Davide che cucina tra le nuvole , di Ivana e Fabrizio che con i figli Teresa e Nicola, concreti danno spazio al proprio desiderio di bellezza e di armonia. Chiude la rassegna umana Viviana , la coltivatrice di piantine di genepì che dice di essere venuta in valle per ritrovare se stessa. Ha ritrovato se stessa insieme a una intera comunità e tanta bellezza.
Sono storie reali, concrete tangibili di vita vera. Non c’è esercizio compiaciuto di immaginazione. Queste vite sono ancor più reali e vere delle immagini di abbandono e desolazione delle prime pagine.
Incoraggia sfogliare questo libro di Waste e Alifredi e constatare quanto distante sia il sentimento di puro e disperato abbandono che stillava da «Il profondo Nord» e «Gente di Provincia» due pietre miliari della fotografia impegnata di Michele Pellegrino.

ich bleibe

Agli inizi degli anni ’70 Pellegrino divenne il testimone disincantato, a tratti persino rabbioso della tragedia dell’ esodo. Fu l’ illustratore eccezionale di una civiltà , di una cultura che perdeva vita per diventare tema di denuncia sociale nei testi di Fenoglio… Nuto Revelli …Ignazio Silone solo per citarne alcuni.
Ora nuova vita nel frattempo ha germogliato tra i sassi e il merito di Jorg Waste è proprio quello di aver illuminato nei suoi scatti non quello che fu, ma quello che è ora e che potrà diventare.
Senza retorica, senza pietismi, senza miti, lontano anni luce dalle falsità della politica e dal vuoto delle istituzioni che qui non possono più contare sull’ ignoranza e sull’ ingenuità della gente.

«Rimango» … una promessa che diventa una speranza.
Valle Maira…. un motivo per andarsene….cento per restare .

giò manera