30 giorni … Maggio

30giorni 30 GIORNI del DRAGONE. Quello che accade … quando accade

4 MAGGIO
Finalmente dopo tre anni di lunga attesa la salma di Fatima (uccisa a il 7 Febbraio 2011 con 49 coltellate) è stata traslata dall’aeroporto di Levaldigi verso il Marocco dove sarà seppellita nella sua città natale. Durante le operazioni erano presenti il console del Marocco e il sindaco di Dronero, assieme ai mass media marocchini.

4 MAGGIO
Si è svolta la prima edizione di “Camminiamo per la scuola” passeggiata non competitiva organizzata da alcune mamme rappresentanti della Direzione Didattica di Dronero con lo scopo di raccogliere fondi da destinare all’acquisto di materiale didattico per tutte le scuole del plesso. La manifestazione si è svolta in massima sicurezza grazie alla collaborazione dei volontari della protezione civile e della Croce Rossa. Esito della manifestazione ampiamente positivo: raccolti più di 3000 euro per le scuole della direzione didattica.

10 MAGGIO
Prima che le foglie cadano … foliage in valle Maira, si intitolano così i dodici scatti del fotografo-naturalista Enrico Collo, che seguono l’evolversi della stagione autunnale nella Valle. Allestite nell’atrio della fermata “Stazione Porta Nuova” della Metropolitana torinese, la mostra presenta particolari aspetti della splendida valle . Oltre a presentare un lavoro di grande valore nell’ambito della fotografia naturalistica, la mostra intende stimolare la curiosità nei visitatori per vivere la montagna in un periodo dell’anno tradizionalmente trascurato, ma che riserva invece esperienze intense di colori, profumi e paesaggi.

12 MAGGIO
L’Associazione Dronero Incontri Onlus ringrazia i consigli comunali di Dronero, Roccabruna e Villar San Costanzo per aver portato in discussione la proposta di ordine del giorno sul tema della legalità e del contrasto del gioco d’azzardo.

14 MAGGIO
Siglato, presso l’Assessorato allo Sport della Regione Piemonte, il nuovo Accordo di programma per la costruzione della nuova “Cittadella delle bocce” di Dronero. Confermato il contributo regionale di 782mila euro a favore del Comune di Dronero a cui si aggiungono 368mila euro stanziati dal Comune e 400 mila euro dalla Comunità Montana Valli Grana e Maira, per un valore complessivo dell’impianto sportivo di 1.550.000 euro.

16 MAGGIO
Inaugura nella suggestiva cornice della Terrazza del Teatro l’area estiva del CR Cafè (Caffè del Teatro).Durante tutta l’estate verranno proposte serate musicali dal vivo, feste con dj set, esposizioni fotografiche ed affini. Si potranno seguire tutti i mondiali su maxischermo.

18 MAGGIO
La Pro Dronero perde 2 a 0 contro il Derthona per la corsa a rimanere in serie D. I Dragi sono stati piegati allo stadio Fausto Coppi dalle reti di Chirico e di Gilio.

23 MAGGIO
Presso la Sala Polivalente del Cinema Iris è stato organizzato l’incontro con il parlamentare del PD Mino Taricco. I cittadini hanno avuto la possibilità di confrontarsi con lui sui temi di attualità e politica.

23 MAGGIO
La Comunità Montana Valli Grana e Maira partecipa al progetto E2STORMED, finanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) attraverso il programma MED.
Il progetto E2STORMED intende ridurre il consumo di energia per rendere le città più sostenibili, migliorando la gestione del ciclo idrico urbano attraverso la promozione di un uso innovativo dell’acqua piovana. Gli strumenti di gestione integrata esistenti saranno migliorati, adattati ai diversi contesti e testati nelle città MED, in modo da poter includere le stime di riduzione dei consumi energetici nella pianificazione e nei processi decisionali.

25 MAGGIO
In occasione della 53° Sagra del Narciso di Acceglio, tradizionale manifestazione che inaugura la stagione primaverile in Alta Valle, Maira SpA ha aperto al pubblico la nuova centrale idroelettrica “Delle Fie -Maurin”. Le visite, gratuite e guidate, si sono svolte a partire dalle ore 10.00 fino alle 18.00 circa, con assistenza operativa disponibile presso lo stand informativo Maira SpA allestito per l’occasione in Piazza Nais a Acceglio.

Alessandro Monetti

FotoSlow racconta…salendo al colle Maurin Valle Maira 1912-2012

Provenzale Omaggio a Luigi Massimo senior

Ancora un’esperienza da non perdere al Mulino della Riviera. Facile, nel macinare lento degli antichi ingranaggi lasciarsi andare a suggestioni d’altri tempi davanti al prezioso scorrere delle immagini in bianco e nero che documentano una gita di 100 anni fa al Colle Maurin.

L’alba limpida sorprende i quattro uomini in zona Chiappera: si sale a passi misurati respirando emozioni. Più su, si monta la grande tenda da campo, uguale a quella apparsa sui giornali proprio in questi giorni per raccontarci una passeggiata del re Vittorio Emanuele a Ceresole reale : a grandi spicchi bianchi, fermata a terra da picchetti metallici. I nostri amici si mettono in posa. Impareremo via via a conoscerli e riconoscerli: hanno due belle macchine fotografiche, una si può ammirare tra le mani dell’uomo che indossa un berretto alla Sherlock Holmes, l’altra non appare, sempre intenta com’è a immortalare i protagonisti dell’escursione, eleganti e compiti. Non è tempo di istantanee : se vuoi una fotografia nitida, devi star fermo in posa, finché la luce non abbia fatto il suo lavoro sulla lastra o sulla pellicola al collodio! Si va su con giacca a redingote e pantaloni alla zuava, stretti da ghette ; in testa un bel cappello a tesa larga e un berretto di lana per la giovane guida che li accompagna. Quando il sole picchia, sul nevaio, si sta in maniche di camicia e gilet procedendo legati in cordata; se fa freddo, provvidenziali tabarri li avvolgono. Molte fotografie fermano nel tempo le soste e i bivacchi: il grande cesto di vimini si apre attrezzatissimo e invitante, si mangia di gusto, c’è perfino il tempo per una breve lettura , una tirata di pipa, qualche schizzo sul taccuino da viaggio, un momento di contemplazione assorta delle care montagne. Gli incontri si fanno preziosi momenti di scambio tra due mondi lontani: un pastore avvolto nel lungo pastrano che lo rende simile, a prima vista, ad un curato; una famiglia che si lascia fotografare sulla soglia della baita, una giovane donna che si appoggia al muretto di pietre, con il grembiule a fiori sul vestito a quadretti, un po’ in soggezione davanti ai giovani che vogliono una sua fotografia. Immagino lo scambio di battute in occitano, visto che gli escursionisti tra cui riconosciamo, grazie al figlio, Luigi Massimo, erano originari delle nostre valli; avranno raccontato loro qualche novità , fatto qualche riflessione sul tempo, sulla vita giù in paese, sulle montagne, chiamandole per nome come gente di famiglia: lou Castel, lou Provencal, lou Ciarlaras, lou Chambeyron…E riconosciamo che sono loro, le montagne, i protagonisti veri di questo emozionante reportage: in una foto , davvero ricca di significato, vediamo i tre amici di spalle, fermi sul colle Maurin, a sinistra il gruppo della Torre Castello e della Provenzale: si percepisce nettamente l’emozione che pervade loro e l’amico che sta realizzando lo scatto; alziamo gli occhi insieme e desideriamo, come sicuramente hanno fatto loro in quella lontana primavera del 1912, catturare un po’ di quella bellezza e portarla via.

Nazarena Braidotti