I Mille

Non, non si tratta dei partecipanti all’epica spedizione di Giuseppe Garibaldi, partiti nel maggio 1860 da Quarto (GE), bensì dei tecnici che la Pubblica amministrazione si appresta a reclutare per il Pnrr (Piano nazionale di ripresa).


Il bando, annunciato dal ministro Bunetta lo scorso 30 novembre, prevede appunto il conferimento di 1.000 incarichi di collaborazione a professionisti ed esperti per accompagnare le amministrazioni territoriali nelle semplificazioni indicate dal Pnrr e segue la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, del Dpcm con il riparto di 320,3 milioni di euro a favore delle Regioni e delle Province autonome per il conferimento degli incarichi stessi. In altri termini, l’intenzione è quella di mettere a disposizione delle amministrazioni un valido aiuto per la progettazione e la spesa dei fondi che arriveranno dall’Unione europea. Si inseriscono in questo tema anche le parole di Marco Bussone presidente nazionale dell’Uncem, in un’intervista al TG3 Piemonte sul valore strategico del Pnrr per le zone montane. Secondo Bussone, che chiede un ruolo da protagonista per le Comunità e Unioni montane, l’assunzione di personale adeguato e l’aiuto di progettisti esterni consentiranno ai piccoli comuni di essere in prima fila. “Le aree montane del Piemonte hanno grandi opportunità – afferma – e le risorse europee devono agevolare chi già vive in montagna e chi in montagna vuole trasferirsi. In quest’ottica servirà anche un grande patto tra le zone montane e i comuni di fondovalle”

“Compra in Valle e la montagna vivrà” è la campagna lanciata dall’Uncem l’estate scorsa per sensibilizzare turisti e residenti sull’importanza dei piccoli esercizi locali, veri presidi sul territorio. Nel frattempo la Regione Piemonte il 1° settembre ha pubblicato un bando che stanzia oltre 10 mln di euro per chi vuole trasferirsi in montagna, acquistando o ristrutturando un edificio, che deve diventare residenza e dimora abituale, per almeno dieci anni. La misura, particolarmente importante – come affermato dal presidente Uncem Piemonte, Roberto Colombero – aveva una finestra per le domande dal 2 novembre al 15 dicembre. Tra i 465 Comuni montani del Piemonte con meno di 5mila abitanti protagonisti del bando, 132 sono in provincia di Cuneo. Interessati i nati a partire dal 1955, ma i nati dopo il 1980 riceveranno un punteggio più alto. Nell’elenco tutti i comuni della Valle Maira da Cartignano ad Acceglio sono inseriti in fascia 1, ovvero quella con punteggio maggiore; Villar e Roccabruna compaiono invece in fascia 2. Queste ed altre opportunità si stanno aprendo per il nostro territorio. Ottenere risorse non è facile, spenderle bene è un imperativo.

Sergio Tolosano