Insanabile la frattura tra gli amministratori dei centri di fondovalle e quelli dei Comuni montani, in essere già da alcuni anni. Nell’ultima conferenza dei sindaci, a cui ha partecipato anche Sergio Foà, professore di diritto amministrativo all’Università di Torino, i primi hanno bocciato l’idea di un’Unione dei Comuni che sarebbe dovuta nascere sulle ceneri della Comunità montana Valli Grana e Maira, che cesserà di esistere a marzo del 2013. |
Ad opporsi al progetto prospettato da Roberto Colombero, presidente dell’ente montano, sono stati i rappresentanti di Dronero, Caraglio e Busca, mentre quelli di Villar San Costanzo, Roccabruna, Cartignano e Bernezzo hanno preferito prendere ancora un po’ di tempo per decidere.
“Si sono opposti per questioni di carattere economico – spiega Colombero – abbiamo perso un’occasione e in questo modo diciamo addio ad una centenaria storia di comunità di Valle”.
“Ci siamo trovati di fronte a due ordini di questioni. – spiega il sindaco di Dronero Livio Acchiardi – In primo luogo Dronero non ha l’obbligo di associare i servizi, d’altra parte volevamo essere solidali con gli altri Comuni nell’interesse del territorio. Purtroppo, non saremmo stati in grado di sostenere il nuovo esborso economico. Si potrebbe poi valutare, in futuro, alcune convenzioni con l’Unione”.
Sulla stessa linea di pensiero anche il capogruppo della minoranza di Progetto Dronero Giampiero Belliardo che Colombero si è detto disponibile ad incontrare, insieme ai componenti di tutti i Consigli comunali della Valle Maira per discutere del progetto del nuovo ente.
“L’orientamento era quello di non entrare inizialmente nell’Unione, per vedere come si evolve la situazione – dice – ed evitare di essere troppo vincolati, con i numerosi problemi che ne seguirebbero”.
Lo scenario che attende la Comunità montana è, adesso, quello del commissariamento, con tutte le problematiche che questo concerne, anche per i dipendenti. Successivamente, sarà costituita una “mini” Unione formata dai Comuni a monte di San Damiano Macra in Valle Maira e da Valgrana in su in Valle Grana che raggrupperà, in totale, circa 3400 persone.
“Chi vuole può ancora cambiare idea – dice ancora Colombero – comunque non chiederemo l’elemosina a nessuno”.
Luca Chiapale