Trasparenza

il futuro siamo noi Continua la saga, ma questa volta con una novità. Ci scrive un nostro lettore segnalando un sito del Governo Italiano – Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione (http://www.magellano
pa.it/bussola/default.aspx) dove è possibile verificare la conformità di un sito web di una pubblica amministrazione, per esempio un Comune, ai contenuti minimi definiti nelle linee guida dei siti web PA del 2010 o del 2011.

I requisiti minimi sono sintetizzati in 42 punti, una volta inserito l’indirizzo del sito del comune, dopo una breve elaborazione, viene presentato a video il risultato, vale a dire una bella faccina rossa/gialla/verde per indicare il grado di conformità a ciascuna delle voci specifiche. Faccia rossa, voce assente, faccia gialla, così così, faccia verde, tutto ok.
Il sito del Comune di Dronero ha totalizzato 37 facce rosse, 4 gialle e solo 1 verde, cioè a essere magnanimi sono soddisfatti solo 5 dei 42 punti costituenti i requisiti minimi a cui dovrebbe essere conforme il sito di un Comune della Repubblica Italiana. Se si considera che il sito è nuovo di zecca qualche perplessità su come vengono gestiti i soldi dei contribuenti è d’obbligo.
Increduli abbiamo fatto la stessa prova con il sito di un Comune vicino di casa, Busca, risultato 42 facce verdi, cioè tutti i requisiti minimi rispettati.
Vi invitiamo a fare il test per verificare di persona, così da rendervi conto di quali siano i “requisiti minimi” che un sito comunale deve rispettare, ne riprendiamo alcuni :
· Presenza curricula e retribuzioni di coloro che rivestono incarichi di indirizzo politico amministrativo
· Presenza dell’ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziati e l’ammontare dei premi effettivamente distribuiti
· Presenza nella sezione Trasparenza Valutazione e merito del link Dati relativi a incarichi e consulenze
· Presenza dei dati concernenti consorzi, enti e società di cui le pubbliche amministrazioni facciano parte,con indicazione, in caso di società, della relativa quota di partecipazione, nonché dati concernenti l’esternalizzazione di servizi e attività anche per il tramite di convenzioni
· Presenza dell’elenco dei bandi di gara
· Presenza dei bilanci

Chiudiamo prendendo a prestito il commento del nostro lettore “ E’ un vero disastro!!! Scusate lo sfogo ma sono rimasta veramente delusa… altri sprechi, altri soldi spesi inutilmente….sito appena fatto che non vale niente.. ma com’è possibile?? ”.
Continua
Massimo Monetti