Come anticipato nel numero precedente diamo la parola al Dott. Belliardo, Capogruppo opposizione nel Consiglio Comunale, perchè tracci un bilancio dei cinque anni passati in Consiglio. |
D: Un bilancio
Cinque anni sono volati via, ci eravamo proposti, vista anche l’assenza di una qualsivolgia alternativa, come risposta dronerese alla lista Acchiardi. Il risultato elettorale fu molto positivo, anche se non sufficiente per vincere, così piano piano ci siamo inseriti nei meccanismi della macchina burocratica del comune per recitare il ruolo assegantoci, cioè quello di opposizione.
Con le regole in vigore la minoranza ha poca voce in capitolo, in Consiglio Comunale è in larga minoranza per cui nelle votazioni non c’è storia, inoltre gli argomenti di competenza del Consiglio Comunale sono pochi, il 99% delle decisioni della vita di una comune vengono prese dalla Giunta ( a cui partecipano esclusivamente Sindaco ed Assessori ).
Abbiamo optato per una opposizione costruttiva al fine di collaborare per il bene di Dronero.
Con il Sindaco Acchiardi si è stabilito un buon rapporto, questo ci ha permesso di essere costantemente informati su quello che accadeva, anche se le decisioni, spesso, erano già state prese.
D. Quali i risultati positivi realizzati in questi anni
Si sarebbe potuto fare di più, come sempre, abbiamo comunque presentato numerose interrogazioni che hanno interessato argomenti i più disparati, importanti e meno, dalla Centralina della Torrazza alla vertenza ENEL, da Tecnogranda alla potatura selvaggia degli alberi dei viali. Qualcosa siamo riusciti ad ottenere, senz’altro quest’anno la potatura è stata fatta a regola d’arte. Scherzi a parte, se torniamo alla situazione di cinque anni fa qualche passo in avanti Dronero lo ha fatto. Cinque anni fa, il clima politico-amministrativo era pessimo, avevamo Viale Stazione sottosopra da mesi con la ditta che curava i lavori fallita, il cinema teatro Iris chiuso, “villino delle rose” chiuso, la raccolta differenziata era ancora nel libro dei sogni. Nei cinque anni sono stati conclusi progetti importanti, in gran parte avviati dalle amministrazioni precedenti. Grazie ai finanziamenti reperiti in passato ( 600.000 euro Fodazione CRC, ndr) è stato possibile chiudere il cantiere Cinema-teatro Iris, così come l’importante intervento sulla Scuola Elementare. Lo stesso bocciodromo, la cui realizzazione parte in queste settimane, è un progetto nuovo, più snello, che nasce sulle ceneri del vecchio progetto faraonico da 3,5 milioni di euro dell’amministrazione Biglione. Da attribuire invece il pieno merito alla amministrazione attuale la nuova sede dell’Istituto Civico Musicale nel Palazzo Savio, lo stanziamento di 650.000 euro per la riasfaltatura di diverse strade, la creazione dell’Ufficio Energia, una bella dimostrazione che nella pubblica amministrazione si può risparmiare e fare efficienza.
D: Quali le cose non realizzate
Rimane molto da fare. Il campeggio: all’ultimo momento si è trovata una piccola sistemazione, tanto per togliere le erbacce, ma la destinazione originaria era un’altra. Forse è stato concepito male.
Centro storico: mancano i recuperi, c’è un aumento del degrado, molti negozi hanno le saracinesche chiuse, San Sebastiano ha più negozi chiusi che aperti. Ci vorrebbero forme di incentivazione per i prox 5 anni.
I tetti da rifare: dal Palazzo Comunale al Cimitero.
Piazza Manuel: in passato sono stati spesi 400.000 euro per abbellirla con pietra e porfido, poi è diventata un parcheggio e per di più un parcheggio selvaggio, tanto valeva tirare un bel manto d’asfalto e risparmiare tanti soldi.
D: Come vede il futuro di Dronero
Il futuro del Comune di Dronero non è roseo, tutto dipenderà dal risultato della vertenza ENEL, se si chiude in modo positivo si aprono prospettive molto interessanti, se no saranno anni di vacche magre.
Il bilancio del Comune poggiava da anni su tre pilastri : trasferimenti statali, emolumenti derivanti dalla produzione di energia elettrica della centralina della Torrazza e gli introiti derivanti dal contratto ENEL. Se vengono a mancare la gran parte dei trasferimenti statali e come è successo in questi anni, e contemporaneamente gli introiti ENEL si pone un serio problema. Se venissero meno anche quelli della centralina allora sì che la situazione diventerebbe difficile. Quest’ultima possibilità è tutt’altro che remota vista la volontà, già più volte espressa dal Governo, di rivedere le politiche degli incentivi alla produzione di energia pulita (certificati verdi, ndr).
D: Si ricandiderà alle prossime elezioni ?
Non mi ricandido, per problemi di lavoro, anche se cercherò di continuare a dare il mio contribuito alle iniziative del mio comune. Fra cinque anni, a Dio piacendo, se ne potrà riparlare.
D: Un suo desiderio, rimasto nel cassetto, come stimolo per chi arriverà dopo.
Mordernizzare la macchina comunale, a partire dal sito del comune. Ancora oggi le convocazioni e le comunicazioni, ufficiali e non arrivano con documenti cartacei, consegnati a mano dalla Polizia Municipale, sotto organico da anni. In cinque anni non ho ricevuto una mail dalla amministrazione del Comune. Il verbale dei consigli comunali vengono sbobinati a mano, cioè registrati e poi ascoltati passo passo da un dipendente che impiega dai 15 ai 20 giorni per produrre il verbale stampabile, robe d’altri tempi. Questo adeguamento alla tecnologia digitale si potrà solo fare, a mio parere, con l’inserimento delle nuove generazioni nella macchina burocratica comunale. Il digitale, inoltre, va di pari passo con la trasparenza. Il cittadino deve sapere come vengono amministrati i propri soldi e solo una amministrazione digitalizzata permette di avere queste informazioni in qualunque momento.
Aumentare la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. In questi cinque anni ho constatato, con tristezza, il livello di disinteresse, da parte dei cittadini, alla politica. A volte sono gli stessi cittadini che poi danno vita, con orgoglio e con slancio, ad un magnifico mondo del volontariato che fa cose egregie e insostituibili. Nel confronto, l’amministrazione della cosa pubblica ne esce distrutta, però ricordo il detto secondo cui “se non ti occupi di politica sarà la politica che si occuperà di te”. I nostri padri si occupavano della cosa pubblica, della cosa comune, oggi ci si limita a delegare un amministratore, triste constatarlo, ma è così.
La lista del Dott. Belliardo aveva raccolto alle ultime elezioni il 39,4% dei consensi, non male, visto anche il notevole ritardo con cui era stata organizzata. Motivo di questo ritardo la difficoltà ad individuare il candidato sindaco in contrapposizione alla lista Acchiardi. Belliardo, persona per bene e capace, venne scelto come garante super partes ed indubbiamente proprio a seguito del suo impegno derivò il buon risultato elettorale, questo nonostante la presenza, nella lista, di candidati con un ingombrante trascorso nelle precedenti amministrazioni.
Probabilmente proprio questa sorta di peccato originale ha costituito un serio limite alla sua azione politica, fin troppo facile per Livio Acchiardi zittire l’opposizione attingendo all’ampio repertorio dei poco edificanti risultati della precedente amministrazione.
Nella parte finale della sua intervista colpisce particolarmente la denuncia dello stato pre-digitale (roba d’altri tempi, la definisce) della macchina burocratica dronerese, la stessa tanto magnificata, ad ogni piè sospinto, dal sindaco Acchiardi.
Più volte abbiamo dato testimonianza di questa situazione sulle pagine del nostro giornale. Avere conferma ,di quanto ripetutamente denunciato, dalla viva voce del candidato dell’opposizione ci conforta e nello stesso tempo ci rattrista, quanto tempo sprecato!
“In cinque anni non ho mai ricevuto una mail dal Comune”, questa frase non ha bisogno di commenti, la lasciamo alla valutazione dei nostri lettori che si apprestano tra poco più di un mese a scegliere i nuovi amministratori.
Massimo Monetti