Mai così in alto! La Pro batte la Triestina e approda alla serie D. La stagione agonistica 2012-2013 passerà di certo alla storia del calcio provinciale per il brillante traguardo raggiunto dai “Draghi” che, al termine di un campionato di Eccellenza condotto sempre tra le prime, hanno affrontato i play-off con grinta e capacità prima a livello regionale e poi interregionale e nazionale conquistando, meritatamente, la promozione alla serie D eliminando nell’ordine Cheraschese, Acqui, Finale Ligure e Triestina, Sì, proprio la Triestina, una società che ha militato per 25 anni in serie A. |
Mai così in alto la Pro nei suoi 100 anni di storia. Il modo migliore per festeggiare la ricorrenza del centenario dalla fondazione.
Un successo costruito passo dopo passo e impensabile fino a qualche anno fa, quando la società sembrava dover sparire e fondersi con il Busca. Prima Galliano e Beccacini, presidente e vice presidente, testardamente hanno voluto mantenere alto il nome del Drago, simbolo di Dronero e della società, poi Beccaccini ha assunto la presidenza ed ha infuso ancora più energie alla Pro conquistando prima l’Eccellenza ed ora la D.
Liquidate dunque le concorrenti del girone di Eccellenza Cheraschese ed Acqui (battuta sul proprio terreno per 3 a 2), la Pro Ha affrontato la trasferta a Finale Ligure portando a casa un importante pareggio a reti inviolate. Il ritorno, il 2 giugno al Filippo Drago, vede la Pro vittoriosa per 1 a 0 e la corsa continua. Lo scoglio da superare sarà la Triestina.
La formazione friulana giunge a Dronero per la gara di andata sabato 8 giugno. Al seguito moltissimi tifosi e la partita di domenica 9 giugno ha fatto il pienone al Filippo Drago con oltre un migliaio di spettatori. Il pari 1 a 1 lascia aperta la strada anche se sembra favorire gli ospiti nella gara di ritorno. Ma non sarà così!
Veniamo, quindi, brevemente alla cronaca della grandissima impresa dei Draghi che allo stadio “Nereo Rocco” di Trieste, davanti a oltre 5.000 spettatori staccano il biglietto per la serie “D”, pareggiando 3 a 3 contro la Triestina. Uno striscione dei tifosi biancorossi giunti a Trieste recitava: “100 anni di storia da onorare con una vittoria” e i Draghi hanno obbedito. La cronaca della partita: la Pro parte all´attacco e al 21°minuto si porta in vantaggio con De Peralta su azione d´angolo, il raddoppio non tarda ad arrivare, infatti al 26°minuto Dutto si guadagna una punizione e lo specialista Madrigrano, al suo undicesimo centro, realizza con uno splendido tiro all´incrocio dei pali. I Draghi a questo punto sono padroni del campo e al 36°minuto segnano ancora con De Peralta che finalizza nel migliore dei modi un contropiede. Due minuti dopo, al 38°, Araboni accorcia le distanze e si va al riposo sul 3 a 1.
Il secondo tempo inizia con gli Alabardati che costringono alla difensiva la Pro e al 60°minuto segnano la seconda rete con Araboni su calcio di rigore. Al 70°minuto Franciosi scatta in dubbia posizione di fuorigioco e segna la rete del 3 a 3. A questo punto il pubblico di casa crede nell´impresa e spinge i giocatori con un gran tifo ma i Draghi resistono lottando su ogni pallone come leoni e finalmente quel sogno che tutti hanno covato per un anno intero con grande umiltà si avvera, il prossimo campionato sarà in serie “D”. La formazione in campo della Pro è stata la seguente: Rosano,Franco, Rosso (18’ St Pomero), Bruno, Madrigrano, Bodino, Brondino, Dutto, Kyeldsen, De Peralta (39’ St Volcan), Isoardi, (18’ St Porcaro). A disposizione dell’allenatore Caridi c’erano inoltre Beccacini, Luciano, Virano e Capellino.
Commosso e pieno di gratitudine il commento del presidente Corrado Beccacini: “Ho visto il mio amatissimo Dragon volare alto nel cielo sopra il golfo di Trieste, ai confini dell’Italia, ed ho provato veramente una grandissima emozione che non potrò mai dimenticare. Voglio dedicare questa gioia così grande ad Enzo Giordano “Giotto”, forse il più grande tifoso che la Pro abbia mai avuto, e al mio ex presidente Mario Cambursano, cioè le due persone che quando ero ancora ragazzo mi hanno fatto innamorare della Pro. Il mio pensiero commosso va anche a tutti i calciatori piccoli e grandi del settore giovanile, nell’auspicio che soprattutto nei momenti più difficili si ricordino che non esistono sogni così grandi da non poter essere realizzati, purchè sappiano continuare a coltivarli con tenacia e passione nei loro cuori, senza arrendersi mai. In quanto ai tifosi sono stati davvero fantastici, in decine hanno viaggiato per più di 600 km per essere accanto alla squadra a Trieste, e tanti altri hanno atteso con trepidazione la conferma del triplice fischio dell’arbitro per far esplodere la festa nelle piazze e nelle strade di Dronero. A tutti va il grande abbraccio del loro presidente”.
Più tecnico, ma altrettanto sincero quello del tecnico Caridi: “Un’emozione grandissima che è stato bello vivere in quello stadio, una gioia indescrivibile. Eravamo carichi, sapevamo che potevamo farcela. Il primo tempo è stato quasi perfetto. I ragazzi sono stati eccezionali. Nel discorso prima della partita ho detto loro che se fosse successo, quella sarebbe stata la loro vittoria. Hanno fatto sacrifici, non è facile prolungare la stagione agonistica per oltre un mese e mezzo. Dedico questo successo a mio padre; quella domenica era l’anniversario della sua morte, se ci fosse stato per lui sarebbe stata una grande soddisfazione”.
Tornati a Dronero complimenti e festeggiamenti da tutti, culminati con la manifestazione di sabato 22: partita amichevole, apertivo, musica e per finire discoteca. Infine, martedì 25 giugno, in occasione della seduta consiliare, anche il riconoscimento del Consiglio comunale e, attraverso il Consiglio, dell’intera cittadina di Dronero.
Un paese di montagna di settemila persone ma con un cuore così grande, almeno sotto il profilo sportivo, da affrontare e superare una ricca città di oltre duecentomila abitanti, gioiello dell’architettura asburgica, sede di importantissime compagnie assicurative, nonchè capoluogo di regione.
Spenti i riflettori, già si pensa alla prossima impegnativa stagione agonistica. Torneremo quanto prima a parlare con la società di impegni, aspettative e mercato, ma intanto la prima buona notizia è arrivata dalla visita ispettiva dei tecnici della F.I.G.C. per poter continuare a giocare a Dronero, nella serie D, non occorrono grandi lavori al Filippo Drago. Una spesa contenuta per sistemare la recinzione, il bordo campo accorciando il lato lungo del terreno di gioco di alcuni metri e la realizzazione di una zona ospiti isolata e con accesso indipendente per soddisfare alle eventuali richieste di ordine pubblico della Questura. Insomma, si può fare!
S.T.