Rilancio

covid19 Questo mese abbiamo dedicato l’apertura del giornale alle Falci. La storica fabbrica dronerese, dopo un lungo periodo di declino, si avvia quanto meno ad una stabilizzazione e- auspichiamo – ad un rilancio.


Le parole dei due nuovi proprietari: “… ci guardiamo intorno per cogliere nuove opportunità “ indicano una chiara volontà e alimentano questa speranza di ripartenza. Una ripartenza che si coglie a livello più generale anche dai dati diffusi dall’ISTAT, relativi a giugno 2021. In Italia si registra, rispetto al mese precedente, un aumento degli occupati e una diminuzione sia dei disoccupati sia degli inattivi. La crescita dell’occupazione (+0,7%, pari a +166mila unità) si osserva per gli uomini, le donne, i dipendenti, gli autonomi e per tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione sale al 57,9% (+0,5 punti). Il tasso di disoccupazione è sceso al 9,7% (-0,5 punti) e torna, dopo cinque mesi, sotto la soglia del 10%; tra i giovani si attesta al 29,4% (-1,3 punti). Sono numeri, nel complesso confortanti, soprattutto se, come pare dalle prime rilevazioni, la tendenza verrà confermata anche per i mesi di luglio ed agosto. Insomma, sembra che gli effetti catastrofici della pandemia sulla nostra Economia stiano allentando la presa. Timidi segnali, che però vanno nella giusta direzione e mai come ora è necessario prestare la massima attenzione a tutti quegli aspetti che li possono rafforzare. Le opportunità che paiono a portata di mano con il Piano di ripresa (Pnrr) ed i relativi finanziamenti europei, sono probabilmente un’occasione irripetibile da utilizzare con tutte le accortezze del caso per evitare gli sprechi e gli “appetiti” insani che hanno quasi sempre generato i flussi di denaro. Come nel caso della salvaguardia ambientale – mi si passi il paragone un po’ azzardato – per queste che sono “risorse non rinnovabili” occorre prestare la massima attenzione al modo in cui vengono spese. Solo instaurando un ciclo virtuoso – con il contributo di tutte le parti in causa – si potrà consolidare la ripartenza. E di rilancio –vogliamo crederci – si parla anche per quanto riguarda equità fiscale e recupero dell’evasione quando tra gli obiettivi dichiarati dal Ministero dell’Economia si indica la cifra di 12,8 mld di euro a regime nel 2024. Un 10% circa dell’evasione annuale stimata, ma già un passo significativo, se realizzato pienamente. Così come vogliamo intravvedere nella nuova stagione Falci un’opportunità di rilancio per Dronero, auspichiamo che i piani a livello nazionale non rimangano esercizi sulla carta, ma si traducano presto in reali opportunità per il Paese.

Sergio Tolosano