AFP Dronero, una storia legata al territorio

Pro Da oltre cinquant’anni … ma al passo coi tempi

L’A.F.P. è stata fondata nel 1954 a Stroppo, nell’alta Valle Maira. Allora si chiamava “Centro di Addestramento e Lavoro” e venivano insegnati tutti i mestieri legati alla lavorazione del legno: falegname, scultore ed intarsiatore. Nel 1960 la scuola si trasferisce a Dronero, nei locali della Caserma Aldo Beltricco. Con il trasferimento la proposta formativa viene ampliata, aggiungendo l’insegnamento dei mestieri di tornitore, saldatore e termoidraulico. In quegli anni il direttore è Don Rossa che, con molta passione, introduce tanti giovani al mondo del lavoro, insegnando loro un mestiere. La scuola negli anni cresce sempre più e, nel 1975, l’Amministrazione comunale di Dronero decide di realizzare i nuovi locali in Via Meucci. La nuova struttura possiede ampi laboratori, che permettono di introdurre la formazione del settore elettrotecnico.
Nel 1997, il Comune di Dronero decide di raddoppiare l’investimento immobiliare, realizzando un secondo edificio destinato ad accogliere nuovi laboratori. L’anno seguente la scuola assume la denominazione di Azienda per la Formazione Professionale, nota come A.F.P.
Arriviamo dunque ai giorni nostri. Attualmente l’A.F.P. propone 6 corsi per la scuola dell’obbligo nelle tre sedi di Dronero, Cuneo e Verzuolo. Al contempo offre molti corsi di specializzazione nei vari settori del mondo del lavoro.
Per conoscere meglio questa bella realtà scolastica abbiamo intervistato il Direttore Generale dell’A.F.P. Ingrid Brizio.

Sig.ra Brizio, inizio chiedendole qualche numero: all’incirca quanti sono gli iscritti alla scuola? I numeri di iscritti aumenta o rimane costante negli anni?
Quest’anno i numeri sono stati costanti. Negli scorsi anni abbiamo avuto qualche iscritto in meno, in gran parte a causa del calo demografico. Per questo stesso motivo i numeri non sono più quelli di 7-8 anni fa. Nei sei corsi che offriamo al momento il totale degli allievi delle classi prime sono 120.
Qual è il corso (dell’obbligo), tra quelli che la scuola propone, scelto maggiormente dai ragazzi?
Il più richiesto è “ Acconciatore – Operatore benessere” a Cuneo. Seguono l’ “Operatore meccanico” a Dronero e il corso di “ Saldo carpenteria” a Verzuolo.
Quanti degli studenti che terminano il percorso di studi trovano lavoro nel breve-medio periodo?
Ogni anno facciamo un’indagine, tecnicamente chiamata follow up occupazionale, con l’intento di osservare quanti ragazzi, a sei mesi dal conseguimento della qualifica, trovano lavoro nel settore professionale coerente. Questi i dati dell’ultima indagine. L’87% dei ragazzi con qualifica da “Operatore meccanico” in sei mesi trova lavoro nel campo della propria qualifica. Per quanto riguarda la “Saldatura carpenteria” sono circa l’ 80%. Per i due percorsi di “Operatore benessere”, “ Acconciatore” ed “Estetista”, si parla addirittura del 100%. Infatti, le ragazze e i ragazzi durante il corso devono fare uno stage in un salone di bellezza e, al conseguimento della qualifica, quello stesso salone propone loro un’offerta di lavoro. Infine, per il corso “Meccanico d’auto- automotiv” di Verzuolo sono il 75%.
Sono ottimi numeri.
Certo. Dopo l’affermazione del presidente di Confindustria di Cuneo, nel dibattito attuale si parla molto dell’iscrizione per i ragazzi ad una scuola “ tecnica”. Nelle persone è ancora presente una mentalità,che ritiene meno qualificante questo tipo di formazione rispetto ad un’altra che ti prepari per l’università. La realtà però sta cambiando. Noi offriamo anche due diplomi professionali, che corrispondono al 4° anno di superiori: uno a Dronero e uno a Verzuolo. Inoltre, proponiamo dei percorsi passerella per conseguire il diploma presso istituti tecnici statali.
Quello che conta è insegnare l’attitudine ad imparare, avere la mente aperta e le scuole vincenti sono quelle che insegnano queste cose. Nel mondo tecnico non bisogna solo fermarsi alla competenza, che sicuramente è fondamentale, ma è importante acquisire una disponibilità ad imparare durante tutto l’arco della vita. Noi puntiamo a questo, all’atteggiamento positivo dei ragazzi rispetto al lavoro.
In Consiglio Comunale è stato proposto l’acquisto dei locali Tecnogranda, nella zona industriale, per darli in concessione all’AFP. Saprebbe dirci a che punto è il progetto?
L’autunno scorso l’A.F.P. ha firmato un accordo con il BIM. L’accordo prevede il pagamento da parte dell’A.F.P. di un affitto ventennale, con la possibilità di riscattare l’immobile al termine di questo periodo. Il progetto fa parte di un piano di sviluppo territoriale che vede l’A.F.P. protagonista.
Stiamo aspettando la formalizzazione dell’acquisto dei locali da parte del BIM, dovrebbe arrivare a breve. Noi contiamo di trasferirci dall’inizio dei corsi del prossimo anno, a settembre 2018. Si sposteranno gli uffici della sede: l’amministrazione, la progettazione, il sistema di gestione aziendale, l’ufficio personale, il sistema informativo e la direzione generale.
Oltre a questo, l’AFP ha altri progetti per il futuro?
A.F.P. sta investendo in progetti di internazionalizzazione, assieme ad altre scuole superiori del territorio ed altre agenzie formative. Vogliamo dare ai nostri ragazzi la possibilità di lavorare e formarsi in una prospettiva Europea e internazionale.
Stiamo lavorando anche ad un piano formativo dedicato agli operatori turistici del nostro territorio.
L’ultima sfida che proveremo a mettere sul campo è quella di coinvolgere aziende-madrine disponibili a progettare insieme a noi i contenuti dei percorsi formativi. L’intento è quello di ridurre il divario tra la preparazione teorica degli studenti e quello che le aziende richiedono al momento dell’ inserimento lavorativo.

Alessandro Monetti