Lunedi 7 Ottobre si sono tenute le due assemblee, quella ordinaria e quella straordinaria, quest’ultima dedicata proprio all’aumento di capitale. Assente, per motivi di famiglia, il Presidente, Dott. Grosso, presiedeva l’assemblea il dott. Cardia, membro del Consiglio di Amministrazione. Risultavano pure assenti alcuni soci di peso, quali Confindustria ed il Sig. Amilcare Merlo. |
L’azienda quest’anno stima una perdita di 536.000 euro, che si vanno ad aggiungere alle due perdite degli anni precedenti : 1.135.000 nel 2011 e 837.000 nel 2012, per un totale di circa 2.500.000 euro.
Sul fronte dei ricavi l’azienda stima di chiudere il 2013 con ricavi dai laboratori in linea con il 2012, circa 115.000 euro, ricavi dall’incubatore ulteriormente diminuiti, circa 35.000 euro, così come pure notevolmente diminuiti sarebbero i ricavi per servizi e commesse che si attesterebbero a 95.000 euro circa rispetto ai 250.000 euro del 2012. Meno drastica la diminuzione dei ricavi su Progetti Finanziati che passerebbe dai 500.000 euro del 2012 a circa 360.000 euro. Costanti i ricavi da Polo (gestione + servizi) che si attesterebbero intorno ai 130.000 euro. Il tutto per un ammontare del valore della Produzione pari a 925.000 euro. Per contro tra i costi il valore più significativo riguarda il costo del personale, 550.000 euro, a cui si aggiungono gli organi di amministrazione, CdA e Collegio Sindacale, con un costo pari a 54.000 euro. Naturalmente si tratta di stime poiché il bilancio si chiuderà il 31/12/2013.
Al primo punto dell’ordine del giorno dell’assemblea ordinaria si trovava l’approvazione della proposta transattiva dell’ex-amministratore delegato, l’Ing. Alessandro Mario Ferrario, in relazione alla possibile azione di responsabilità (articolo 2446 c.c.) che era stata valutata dalla precedente assemblea del 8 Aprile. Ricordiamo che l’articolo 2446 del Codice Civile prevede che i soci di una società possano chiedere agli amministratori di rispondere in solido, cioè di tasca propria, per azioni che essi reputano abbiano recato danni alla società stessa.
La proposta transattiva, 60.000 euro messi a disposizione dal Ferrario, è stata accolta dall’assemblea che ha chiuso così la querelle sulla passata gestione e le perdite da essa accumulate.
Nella successiva assemblea straordinaria si è discusso dell’aumento di capitale di 1.600.000, necessario per ricostituire quanto consumato dalle ripetute perdite di questi anni. L’assemblea ha deliberato l’aumento a cui i soci dovranno aderire, se lo vorranno, entro il 31/12/2013. Tempi ridotti quindi, per trovare somme non facili da reperire per chiunque, in particolare per gli enti pubblici. Al comune di Dronero, socio attualmente per circa l’11,5%, toccherebbero circa 184.000 euro, pena il dimezzamento del valore patrimoniale.
D.R.