Roccabruna, conclusa l’estate ragazzi

nizza Sabato 22 luglio, presso l’oratorio Sacra Famiglia di Roccabruna, si sono concluse le attività di Estate Ragazzi. In questo periodo intenso di attività, giochi, gite e divertimento i ragazzi hanno imparato a conoscere il Creato, opera meravigliosa che nasce dalla parola di Dio ed è donata all’uomo perché, creatura tra le creature, ne diventi il custode.

Da molto tempo gli uomini hanno indicato in quattro gli elementi primordiali di tutto l’universo. Essi sono mescolati in modo perfetto dentro il Creato e plasmano tutte le creature.
Già nelle prime pagine della Bibbia possiamo leggere del Mondo, il nostro mondo, e scoprire la bellezza e la forza, oltre che la fragilità e la complessità di ciò che ci è stato consegnato.
Terra per sperimentare l’origine e il fondamento, acqua per tornare all’essenzialità, aria per scoprirsi bisognosi dell’altro e fuoco per alimentare di passione le nostre comunità e il mondo che viviamo. E allora Detto-fatto … Un disegno perfetto!
Un intreccio ancora più grande, brulicante di vita.
Dio, come un grande ingegnere, ha progettato il mondo donando un posto a ciascuno: a creature piccolissime come le formiche che smuovono la terra e la rendono fertile, alle pecore che la percorrono e brucano l’erba, ai lupi che le inseguono per mangiarle.
Ma nel Suo lavoro ha messo un ingrediente segreto che fa da motore a tutti gli altri: l’amore.
A noi Dio ha chiesto di custodire il mondo che ci ha donato. Custode viene dal latino “custos”: è una parola antica e magnifica, che scorre sulla lingua con un suono insieme grave e dolce. Non è una guardia, non usa la forza bruta. È piuttosto qualcuno che veglia, assiste, protegge, ma soprattutto si prende cura: previene i pericoli, provvede alle necessità.
Servono grandi occhi per osservare, grandi orecchie per ascoltare, un po’ di silenzio nel cuore per fare spazio agli altri.
Lungo il cammino si può scoprire com’è bello avere tante persone intorno a sé con cui condividere esperienze, prendersi cura degli amici, dei legami che nascono, scoprire vincoli che tengono uniti per sempre.
Il lieto fine, come in ogni storia, non è mai scontato. Ci incantiamo davanti a un tramonto. Passiamo ore ad ascoltare il rumore del mare. La natura ci emoziona. Ma la sua forza può travolgerci in un attimo. Così non ci sentiamo al sicuro nel mezzo di una tempesta, e sappiamo che un terremoto può mandare in frantumi le nostre certezze.
Ma non dimentichiamo che siamo capitani del nostro cuore e possiamo sempre ripartire da lì per trovare la forza di affrontare la paura e di rimettere in asse il timone, a patto che a guidarci sia il rispetto, e non il desiderio di dominio.
In queste settimane trascorse insieme, abbiamo tentato di riscoprire il Mondo che ci circonda, creato per noi. Siamo partiti dall’elemento TERRA e per conoscerlo meglio abbiamo camminato tra le nostre montagne, guardandoci attorno e scoprendo la meraviglia che ci circonda, poi abbiamo provato a far crescere una piantina prendendocene cura ogni giorno ed infine analizzato gli elementi che compongono la terra sotto i nostri piedi.
Una notte tra il sabato e la domenica abbiamo conosciuto il FUOCO, affascinante e pericoloso, ma con capacità straordinarie: ci riscalda, ci permette di cucinare e, soprattutto, illumina il buio.
È arrivata così la seconda settimana, che abbiamo dedicato alla scoperta dell’elemento ACQUA. Con l’acqua ci si può divertire, ma allo stesso tempo è utile per dissetarci e per pulirci ed è anche una casa per alcuni esseri viventi.
Nell’ultima settimana abbiamo cercato di “acchiappare” l’ARIA, l’elemento più misterioso: invisibile, impercettibile, ma sempre presente, e che ci permette di vivere.
Sono stati giorni intensi, pieni di attività e novità, da cercare e scoprire ogni giorno. Giorni che ci hanno permesso di scoprire la MERAVIGLIA del Creato che ci circonda, che ci è stato donato e di cui dobbiamo avere cura.
“Durante queste settimane siamo stati accompagnati da molte persone che, con il loro contributo, ci hanno permesso di vivere al meglio le varie attività, quindi ci sembra doveroso ringraziarle.
Partiamo con il ringraziare don Eligio che, anche se rimanendo un po’ in disparte, ci sostiene sempre nelle nostre attività e, con lui, tutti i “don” che ci hanno accompagnato e aiutato durante il cammino: don Michelangelo, don Graziano e don Marco. Un doveroso ringraziamento all’intrepido Jhon Smith; ad Anna e Bruno che ci hanno aiutato a conoscere meglio le piante e ci hanno insegnato come prendercene cura; ai gestori del bar del campo sportivo che hanno sopportato le nostre razzie di gelati; ai gestori del campo sportivo per averci dato la possibilità di usufruirne e quanti, in diversi modi, ci hanno dato una mano. In particolare noi animatori vorremmo ringraziare le nostre famiglie. Come ogni anno, per un mese si trovano a doverci sopportare, anche quando la sera arriviamo a casa stanchi. Grazie per il sostegno, che non manca mai! Ci aiuta ad affrontare queste giornate intense e piene di meraviglia.
In ultimo ringraziamo tutti i ragazzi che hanno vissuto con noi questi giorni intensi e pieni di gioia, alla scoperta dell’opera meravigliosa che ci circonda”.

Gli animatori