Pro Dronero, la “Storia” racconta

Maira Nei primi anni ’60 del secolo scorso, la gloriosa società dronerese allenata dall’indimenticabile Maurizio Ghio – uomo di grande spessore sociale e umano e, perché no, anche tecnico – aveva ricostruito una nuova squadra di calcio a Dronero, dopo il periodo bellico, con una cordata di amici seri ed onesti quali Vittorio Duffaut, capostazione in qualità di presidente, Aldo Balbi segretario e factotum, Paolo Armando, Pietro Barbero, Giovanni Ferrione nel ruolo di magazziniere e massaggiatore, Carlo Facelli ed altri ancora.

Nel 1960 era tornato dal Busca calcio il leggendario portierone Giovanni Bruno, al secolo Yashin (come si chiamava il mitico portiere della nazionale sovietica detto anche “ragno nero”) e gli altri giocatori erano tutti droneresi tranne l’ala destra De Zordo, militare presso la caserma Beltricco. La squadra militava nel campionato di 3ª categoria che comprendeva le formazioni di Racconigi, Barge, Verzuolo, Dogliani, Garessio, Ceva, Cavallermaggiore, Busca, Pedona (di Borgo SD, riserva prima squadra), Albese, Bra, Mondovì, Saluzzo Saviglianese, Nasetta Cuneo e Auxilium Cuneo.
Nella primavera del ’60 la partita decisiva veniva disputata a Borgo San Dalmazzo con la mitica Pedona, la squadra “du Burg”, un derby dal fascino indescrivibile e chi scrive quel giorno era presente. Fu una giornata trionfale con il risultato di 4 a 0 in favore dei rossi droneresi andati a segno con De Zordo, Rodolfo Blesio e doppietta di Giacomino Belliardo (Cucciolo).
La salita del ponte del sale sembrava una tappa del Giro d’Italia, tanti erano i droneresi che avevano affrontato la trasferta in bicicletta, considerata la quasi assoluta mancanza, a quei tempi, di mezzi a motore.
La partita con il Busca era certamente sentita, ma quella con “U Burg” era davvero qualcosa di indescrivibile. Nei bar di Dronero di quell’incontro si parlava già da 15 giorni prima a 15 giorni dopo.
Con la vittoria nel campionato di 3ª categoriaper due anni consecutivi, la Pro Dronero approdava nel 1963-64 alla seconda. Si considerarono anche i meriti sportivi acquisiti prima della guerra, negli anni ’30, grazie alla disponibilità del sig. Filippo Drago che per oltre dieci anni tenne alto il nome di Dronero nella cronaca locale e nazionale non solo nel calcio, ma anche nel ciclismo e nell’atletica e con la banda musicale.
Nel 1967-68 la Pro viene iscritta al campionato di 1ª categoria lottando alla pari con blasonate società come l’Albese, sconfitta per 1 a 0 a Dronero davanti ad un pubblico così numeroso da essere ancora imbattuto e terminando nella classifica finale ad uno solo punto proprio dall’Albese.
Nel 1986-87 arriva la Promozione, presidente il compianto Mario Cambursano, artefice in panchina il buschese Duilio Raspini. A seguire alti e bassi con retrocessione e ritorno in Promozione e per finire il grande salto del 2011 nell’olimpo dell’Eccellenza per merito del presidente Corrado Beccacini e del mister Antonio Caridi con uno storico 2° posto alle spalle del Bra.
Attualmente la Pro è sempre in alto, ad uno solo punto dalla capolista che è ancora l’Albese.
In questa breve storia vanno pure ricordati, con merito, gli altri presidenti che si sono via via alternati alla guida della società dopo Vittorio Duffaut e cioè Angelo Trisoglio, Franco Boido, Paolo Peira, Enrico Conte, Mario Cambursano (di cui abbiamo detto), Enzo Fontana, Sergio Galliano ed ora da diversi anni e con grande passione Corrado Beccacini.
Siamo ormai a pochi giorni dall’inizio del 2013 l’anno in cui verranno festeggiati i 100 anni di storia della società. Un modo più che degno sarebbe un brillante risultato in Eccellenza, la serie A del Piemonte. In bocca al lupo e forza “draghi”!
Luigi Abello

Nella foto la Pro vittoriosa 4 a 0 sul Pedona. Da sin Silvio Bonfanti, Giovanni Bruno, Walter Isaia, Walter Corrado, Giacomino Belliardo Cucciolo, Aldo Balbi segr., Maurizio Ghio all., Gino David portiere di riserva.
Accosciati: De Zordo, Sergio Rebuffo, Paolo Bruno “Pol”, Enrico Conte, Rodolfo Blesio e Franco Chiapello