ll Clandestino sfrattato

clandestino Le motivazioni per vivere in un paese piccolo sono tante: dalla qualità della vita, al paesaggio, al senso di sicurezza che deriva dal conoscere bene il proprio territorio. Pensiamo di poter percepire ogni minimo movimento intorno a noi, invece, anche in un piccolo paese come il nostro, ci sono sempre delle nuove scoperte, tra queste, il Circolo Culturale Clandestino.

Questo circolo, con alle spalle 22 anni di attività, propone svariati eventi culturali: prove aperte di gruppi dell’underground musicale cuneese, laboratori di teatro contemporaneo, djset di musica elettronica, convegni, mostre e readings. Ogni socio è il vero protagonista con le sue iniziative.
In data 11 novembre giunge al presidente del Circolo Culturale Clandestino una lettera inviata dal comune di Dronero nella quale si richiede di liberare i locali utilizzati dal circolo nella frazione di Tetti. Il Comune, nella lettera, fa riferimento alla necessità di lasciare a disposizione gli spazi condivisi con il circolo, al Consorzio Irriguo e all’Acli-Pro Loco: l’amministrazione desidera collocarli nella frazione di Tetti visto l’aumento della popolazione residente.

Il direttivo del Clandestino, sempre disposto ad arrivare a compromessi ed alla pacifica convivenza, ha quindi richiesto un incontro con il Sindaco per maggiori chiarimenti , proponendo di limitarsi al solo utilizzo di una stanza, al momento inutilizzata .Come quanto scritto nel comunicato del circolo, durante il colloquio con il sindaco e il vicesindaco è emerso che: “Lo spazio in più richiesto dalle associazioni della frazione Tetti sarà adibito ad archivio”. Inoltre “la sede costa troppo, il riscaldamento in particolare, è un costo che il Comune non vuole più sobbarcarsi, specie dopo aver ristrutturato dei locali in Dronero destinati ad accogliere le attività delle molteplici realtà associative presenti sul territorio dronerese.”
Il circolo quindi ritornerà, secondo la decisione del vicesindaco, nei locali del Teatro Iris: sede storica del circolo Clandestino dal 1992 al 2004. Il Clandestino si è dato disponibile ad eventuali miglioramenti dei locali con la raccolta fondi attraverso il tesseramento, l’organizzazione di un’asta e altre iniziative. Per maggiori informazioni consultare il sito

Nel passato il circolo Clandestino è stato meta rinomata per i giovani amanti della cultura e delle novità artistiche. Con il passare degli anni numerose amministrazioni comunali non hanno ritenuto il Circolo un valido interlocutore per le loro politiche culturali, da qui lo scarso interesse a promuovere le iniziative del Clandestino.
Speriamo che l’adeguata collocazione del circolo ,venga presa come buon proposito per il prossimo anno da parte dell’amministrazione . Buon proposito speriamo anche da parte dei cittadini che avranno la possibilità di partecipare a numerosi eventi, semplicemente contattando il Circolo Culturale Clandestino.

Alessandro Monetti