Lockdown un anno dopo

covid19 È passato ormai un anno da quando, il 21 febbraio 2020, sono comparse le prime zone rosse Covid in Italia e l’intero Paese ha dovuto familiarizzare, suo malgrado, pochi giorni più tardi, con la parola “lockdown”.


Un periodo tremendo, oltre 45 giorni di blocco pressoché totale che hanno messo in crisi molte delle certezze acquisite, mostrando i punti deboli del Paese, soprattutto sul fronte sanitario, mandando in crisi, in particolare, il modello “sanità” della Regione Lombardia, considerato esempio di efficienza. Ora, a distanza di un anno – con 111 milioni di contagi e circa 2,5 milioni di decessi nel mondo e oltre 2,8 milioni di contagi e più di 95mila morti in Italia – se qualcosa questo triste periodo ci ha insegnato è che la Salute non deve essere intesa solo come un capitolo di spesa da ridurre, ma semmai un investimento da potenziare.

Oltre ai comportamenti virtuosi cui siamo chiamati ad attenerci sotto il profilo della prevenzione del contagio, molte sono le aspettative per i vaccini, prodotti in tempi insolitamente rapidi con un coinvolgimento a livello mondiale, che dovrebbero riportarci ad una situazione più normale nel medio periodo. Quello che si chiede, in particolare al nuovo Governo, è dunque un piano vaccinale serio e le prime risposte – con l’accantonamento delle accoglienti ma costose “Primule” (400mila euro cadauna) a favore di strutture già esistenti ed utilizzabili su tutto il territorio nazionale – sembrano andare in questa direzione. Purtroppo gli inevitabili rallentamenti dovuti ai recenti (e forse anche un po’ ambigui) tagli sulle forniture da parte delle case farmaceutiche rischiano di pregiudicare in parte il lavoro organizzativo sin qui realizzato che già ha consentito di trovare sedi idonee e personale dedicato.

Ciò nondimeno, se si riuscirà a raggiungere la cosiddetta “Immunità di gregge” in tempi ragionevoli, sarà comunque necessario investire risorse consistenti nel potenziamento della Sanità, soprattutto sul territorio, costituendo quei presidi che permetteranno, anche in futuro, di alleggerire il più possibile la pressione sugli ospedali. Un piano impegnativo, certo, ma indispensabile alla luce di ciò che successo in questo anno di emergenza.

Un piano che possa consentire di superare anche il conflitto che, innegabilmente, si è venuto a creare tra l’economia da un lato e la tutela della salute dall’altro, gettando le basi per poter salvaguardare, in futuro, l’una e l’altra. Volgendo lo sguardo alla Valle Maira è forte la preoccupazione sul fronte del turismo, il settore probabilmente che ha subito più danni, come segnalano operatori ed amministratori.

Sergio Tolosano

30 giorni…Febbraio

30giorni 30 GIORNI del DRAGONE. Quello che accade … quando accade


Iscrizioni alle scuole superiori, i dati della Granda
1 Febbraio. Sono stati diffusi i dati degli iscritti negli istituti della Provincia di Cuneo. Aumentano gli studenti iscritti ai licei, sono 2.412 su 5.043, il 48%. Invariate, invece, le iscrizioni agli istituti tecnici: il 36 % degli studenti della provincia ha optato per questa opzione, lo scorso anno erano il 35,7%. Lieve calo, infine, per gli iscritti agli istituti professionali, rispetto al 17,6% dello scorso anno, è stato registrato un 16% di preferenze.

Tragedia in Valle Maira
1 Febbraio. In meno di quarantotto ore sono morte due persone a causa delle valanghe in alta Valle Maira. Maurizio Orlandin, 46 anni, vicepresidente del Cai di Omegna, è deceduto all’Ospedale Santacroce di Cuneo, dopo esser stato travolto dalla neve lungo la dorsale che unisce il monte Sautron e la rocca Prabocia. Ad accompagnarlo nella gita otto compagni, tutti quanti per fortuna non coinvolti nell’incidente, e successivamente multati per non aver rispettato i divieti di spostamento. È deceduto anche Fillippo Calandri, 23 anni, bolognese di origini, allievo della Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino, travolto da una slavina mentre risaliva il percorso che da Chialvetta di Acceglio conduce al passo della Gardetta.

Addio all’impresario della Edil-Chiari
8 Febbraio. L’impresario edile Aldo Chiari Arioni è deceduto presso l’Ospedale Carle di Cuneo, dove era ricoverato per una polmonite in seguito al covid-19. Aveva 76 anni. Aldo Chiari era originario di Villar S. Costanzo. Da ragazzo lavorò come manovale per alcune aziende del dronerese. Negli anni ’60, dopo aver acquisito esperienza sufficiente, si mise in proprio, dando vita a una piccola azienda che, negli anni ’80, diverrà la Edil-Chiari.

Il ciclista borgarino
10 Febbraio. Era ospite della casa di Riposo San Camillo di Dronero, Luciano Rossini, falegname di Borgo San Dalmazzo, deceduto all’età di 80 anni. Rossini era originario di Verbania e lavorò nella falegnameria del fratello. Era appassionato di ciclismo e vincitore di numerose gare a livello amatoriale, dal 1974 al 1990. Specialista nelle scalate, indossò la maglia della Pedona e Cicli Argirò di Borgo S. Dalmazzo.

Chiusa la palestra delle scuole medie
11 Febbraio. È stata chiusa con una “ordinanza di estrema urgenza” la palestra delle scuole medie in Piazza Battaglioni Alpini a Dronero. La decisione è stata presa dal sindaco, Livio Acchiardi, in seguito ad un sopralluogo degli addetti dell’ufficio tecnico. Alcune pignatte erano cadute e poggiavano sugli steli di plastica sottostanti. Sono iniziati immediatamente i lavori di smontaggio, bonifica e messa in sicurezza. Sono state sospese le lezioni di educazione fisica dell’istituto comprensivo “Giolitti”. In seguito gli alunni potranno utilizzare la palestra della scuola elementare di Piazza Marconi. Sono state allertate anche le società sportive che usufruiscono della palestra in orario extrascolastico.

Trovato morto pensionato dopo ventiquattro ore di ricerche
12 Febbraio. È stato ritrovato il corpo senza vita di O.O. . Da ventiquattro ore il pensionato di Roccabruna risultava disperso nella zona tra borgata Tetti di Dronero e Cartignano. Dopo l’allarme lanciato dai familiari, sono intervenuti immediatamente gli uomini del comando provinciale dei vigili del fuoco, con l’aiuto dei carabinieri, vigili urbani e protezione civile. La salma è stata composta all’obitorio di Dronero.

Alessandro Monetti

Anno nuovo

covid19 “Le 1.000 persone più ricche del mondo hanno recuperato in soli nove mesi le perdite accumulate per l’emergenza Covid-19, mentre i più poveri per riprendersi dalle conseguenze economiche della pandemia potrebbero impiegare più di 10 anni”.


Questo enunciato del rapporto Oxfam – pubblicato proprio alla vigilia del Forum mondiale dell’Economia che si svolge in questi giorni a Davos, in Svizzera, (quest’anno in forma virtuale) – mette drammaticamente in evidenza come la pandemia abbia aumentato le disuguaglianze sociali rendendo i poveri ancora più poveri. Lo stesso rapporto, inoltre, calcola che i 10 uomini più ricchi al mondo hanno visto il loro patrimonio incrementarsi di ben 540 mld di dollari dall’inizio della pandemia. Una somma che si stima sufficiente a pagare il vaccino per tutti gli abitanti della terra. Tutto ciò mentre l’Italia, oltre ai gravi problemi economici e sanitari, si trova ad affrontare una crisi politica che ben pochi hanno capito. Nel momento in cui serve un Governo autorevole e propositivo, capace di impegnare in modo proficuo i fondi che l’Unione europea metterà a disposizione (almeno 209 mld di euro), si rischia di non realizzare il Piano di impiego dei fondi nei tempi e nei modi previsti dall’Unione stessa. Una grave perdita di immagine del nostro Paese che faticosamente, in questi ultimi anni, aveva cercato di acquisire credibilità in Europa.

In questo quadro a tinte fosche, con una situazione sanitaria ancora precaria di fronte alla seconda ondata della pandemia e la grave sofferenza di quasi tutte le attività economiche ed imprenditoriali, oltre a rischiare di perdere aiuti importanti si tende a sottovalutare l’impatto pesante sul piano psicologico e sociale che sta avendo e avrà nei prossimi anni sui giovani, a cominciare dalla difficoltà di garantire a tutti la possibilità di frequentare la scuola.

Sono sempre più numerosi gli esperti che ritengono dannoso il protrarsi a lungo della Didattica a distanza, esperienza che ha salvato il passato anno scolastico, ma che ora rivela i suoi limiti con un aumento sensibile dell’abbandono scolastico e una difficoltà sempre maggiore a seguire le lezioni. Quasi tutti ormai concordano che la scuola in sé non è una pericolosa fonte di contagio, si doveva piuttosto intervenire seriamente sui trasporti pubblici. D’altra parte non si può continuare a chiudere tutto poiché con il virus si dovrà imparare a convivere ancora a lungo e troppo sovente si ricorre allo scarica barile, a cercare le colpe in questa o quell’amministrazione. Ed è probabilmente proprio questo il vero problema: mentre si cercano “responsabili e costruttori” ci si dimentica di assumersi pienamente ciascuno le proprie responsabilità.

Sergio Tolosano

30 giorni…Gennaio

30giorni 30 GIORNI del DRAGONE. Quello che accade … quando accade


Servizio civile al convitto di Stroppo
2 Gennaio.“Il Covitto crea comunità” è il titolo del progetto organizzato dal Servizio civile presso il Convitto alpino “Valle maira” di Stroppo., al quale possono partecipare sei giovani “need” (non studenti, disoccupati e non in formazione). Il convitto di Stroppo, a 980 metri di quota, tra le borgate di Bassura e Paschero, è l’unico collegio nella Granda a garantire il sevizio mensa, il doposcuola, la cena e il pernottamento. Attualmente sono ospiti 35 studenti delle scuole Elementari e Media, il prossimo anno saranno 45. Gli operatori, per un periodo di 12 mesi, contribuiranno alla formazione di percorsi educativi e di socializzazione.

È morto Angelo Bianco, originario di Dronero
2 Gennaio. Era originario di Dronero, Angelo Bianco, 79 anni, commerciante, consigliere e assessore comunale di Caraglio. È deceduto presso la casa di riposo “San Giuseppe” di Caraglio, da alcune settimane le sue condizioni di salute erano peggiorate drasticamente. A lungo ha lavorato per il gruppo Fiat, fino al 1983 quando, assieme alla moglie Elvira, si trasferì a Caraglio e aprì un negozio di elettrodomestici in via Roma. Appassionato di politica, era iscritto alla Lega Nord. Nel 1995 fu eletto consigliere comunale per la prima volta. Con la vittoria alle elezioni comunali, nel 2009, del sindaco Giorgio Lerda, fu assessore comunale all’Ambiente per due anni, prima delle dimissioni per dissidi con la giunta. Era presidente onorario del Centro di Incontro di Caraglio.

Rischio valanghe, chiuse al traffico strade in montagna
5 Gennaio. A causa delle nevicate intense su tutte le montagne della Granda, sono state chiuse le strade provinciali che si trovano in zona montana. In valle Maira è stata chiusa, per elevato rischio valanghe, la provinciale 283, tra Canosio e Preit.

Terremoto a Sampeyre, magnitudo 2.2
5 Gennaio. Scossa di terremoto a Samperyre con magnitudo 2.2 e profondità di 11 km. Registrata dalla sala sismica dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) di Roma, la scossa è stata anche avvertita nei comuni della Valle Maira. Non risultano danni a persone o cose.

Volontari dei Vigili del fuoco di Dronero intervengono a Cervasca
12 Gennaio. Per spegnere l’incendio divampato in un allevamento di bestiame a Cervasca sono intervenuti, oltre al comando provinciale dei Vigili del fuoco di Cuneo, i volontari di Busca, Dronero e Morozzo. Le fiamme sono scoppiate in un capannone e hanno avvolto le rotoballe di fieno. Sono stati portati in salvo una trentina di animali. Non si registrano gravi danni alla struttura.

Slavina travolge alpinista, salvato dai compagni
15 Gennaio. È salvo l’alpinista travolto da una valanga sulle montagne di Bellino, a Pian Traversagn, ad oltre 2300 metri di quota, che si estende verso la Marchisa e la val Maira. L’alpinista è stato trascinato a valle durante l’ascesa al monte. “Inghiottito” completamente dalla neve, i due compagni di escursionismo (uno dei quali tecnico del Soccorso alpino) sono riusciti ad individuarlo grazie all’uso dell’Artva (Apparecchio di ricerca dei travolti in valanga, ndr.). Hanno scavato nella coltre di neve, liberandogli le vie aeree e permettendogli così di respirare. I tecnici del Soccorso alpino e speleologico piemontese sono riusciti a recuperare il ferito e trarlo in salvo. Trasportato immediatamente all’ospedale con l’eliambulanza del 118, ha riportato vari traumi, per fortuna non è in pericolo di vita.

Un gesto di solidarietà
15 Gennaio. L’ associazione Raffaele Rinaudo ha organizzato una raccolta fondi per aiutare F.R., giovane ragazzo di 19 anni che ha perso entrambi i genitori ed è rimasto solo. Il ragazzo, abbandonato dalla mamma all’età di due anni, ha recentemente perso il papà a causa di una malattia. Il Comune di Dronero ha pagato in parte le spese del funerale. La sottoscrizione rimarrà aperta fino alla fine di febbraio. Come spiega in un comunicato l’associazione Raffaela Rinaudo, la cifra raccolta sarà consegnata ad una persona terza, da anni impegnata in questa vicenda, che gestirà i soldi donati e aiuterà il ragazzo nei momenti di difficoltà. Per donare: ASSOCIAZIONE RAFFAELA RINAUDO Banca CRS – Cassa di Risparmio di Savigliano S.p.A. Agenzia di Dronero. IBAN: IT93B0630546280000230130290. Causale: Sottoscrizione per F.R. .

Alessandro Monetti

WIR SIND ALLE EUROPÄER – SIAMO TUTTI EUROPEI

covid19 WIR SIND ALLE EUROPÄER – SIAMO TUTTI EUROPEI


Wir sind alle Europaer
Che il fascino della Valle Maira sia diventato famoso ben oltre i confini del proprio Paese, lo sanno ormai in tanti nella Provincia di Cuneo. Il numero dei tedeschi che negli anni sono venuti in valle è in costante crescita; parecchi vengono in estate, ma molti, dopo avervi passato le vacanze, poi rimangono. Con grande piacere è stata accolta la proposta del Dragone per questa iniziativa. Ma cosa vuol dire essere straniero in Italia, in Valle Maira? Una persona nuova in un posto nuovo non è sempre un po’ straniera? Ci siamo sentiti tutti stranieri nella nostra vita. E di cosa abbiamo bisogno per sentirci un po’ più a casa? Di essere ascoltati, ma anche di ascoltare. Che non sia sempre facile, quando si parla una lingua diversa, quando si proviene da un’altra cultura, lo sappiamo tutti. Per fare la differenza ci vogliono la volontà, l´impegno e una buona dose di pazienza. Si creeranno delle incomprensioni, l´importante è non arrendersi. Perché, alla fine, siamo stati tutti in queste situazioni. Al giorno d´oggi, abbiamo la fortuna di vivere in un’Europa unita, dove possiamo circolare liberamente, e vedere posti e culture nuovi e diversi.

I nostri nonni e bisnonni hanno dovuto combattere, i nostri genitori sono cresciuti in una Germania ancora divisa da un muro. Oggi i muri non ci sono più e i confini sono aperti. In fin dei conti, siamo tutti un po’ stranieri ovunque. Anche se siamo cresciuti parlando lingue diverse, in culture diverse, quando la gente in Valle Maira si unisce intorno ad un tavolo con canti e balli non contano più la provenienza e l’accento.Vogliamo cogliere quest´occasione proprio per questo, per parlarci, per rendervi partecipi così come voi avete reso possibile la nostra integrazione nel territorio, uniti dall’amore per questa bellissima valle. Possiamo sempre imparare l´uno dall´altro, possiamo scambiarci le nostre esperienze ed è questo ciò che questa iniziativa vuole promuovere e rendere possibile. Indubbiamente, le nostre culture hanno delle differenze, e qui non parliamo del cappuccino all´ora di cena, per il quale siamo famosi in Italia… I tedeschi ammirano la cosiddetta „dolce vita“, la cercano e spesso la trovano in Valle Maira, con il turismo lento, che permette di staccare per un poco dalla vita frenetica, organizzata e scandita dagli impegni. Fuggire in mezzo alla natura spesso immacolata non ha prezzo.

Il turista, non solo tedesco, cerca questo, e lo trova facilmente proprio qui, da Dronero salendo lungo la Valle Maira. Qui trova la gente che ci vive e che ne condivide volentieri la bellezza. In questo annus horribilis, creare uno spazio di scambio, di comprensione e di spiegazione è la miglior via che potessimo scegliere. Ascoltandoci, possiamo imparare tanto, l’uno dall’altro, possiamo trovare l’occasione per chiarire alcuni pregiudizi sui tedeschi, trovarne conferma o disaccordo tra gli italiani, sempre col sorriso e con leggerezza, o per renderci conto che, alla fine, le cose in comune contano più delle differenze. Perché, alla fine, siamo tutti europei.

Sven Heinitz



Una pagina nuova
Si chiude un annus horribilis, il Dragone vuole dare un suo contributo, sul piano culturale, per ricominciare con i migliori propositi. A partire dal primo numero del 2021 i nostri lettori troveranno una pagina dedicata alla comunità di lingua tedesca della Valle Maira, che il giornale mette a loro disposizione, gli articoli saranno bilingue e avranno come obiettivo quello di avvicinare due culture per molti versi distanti, insomma favorire “la comprensione reciproca” illustrando il diverso approccio al vivere quotidiano che “l’altro” può avere.

L’idea nasce da una chiaccherata con il Presidente del Centro Giolitti, Paolo Bersani, nella quale emerge la necessità di coinvolgere maggiormente la comunità di lingua tedesca presente in Valle, una risorsa importante per tutti. L’istanza viene portata in redazione e qui l’idea prende corpo. Poi una bella cena da Maria Schneider, la capostipite della comunità di lingua tedesca, in quel di Borgata San Martino, durante la quale viene illustrato il progetto a cui, dopo una attenta riflessione, aderisce di buon grado. Troppo spesso culture diverse si arroccano, si arruffano e magari arrivano a combattersi, per reciproca ignoranza, ovvero non conocenza di modi diversi di interpretare il grande libro della vita. La cultura nordica e quella mediterranea presentano molti punti di vista diversi, secoli di incomprensioni, di guerre, non possono scomparire in un attimo. Il modo migliore per esorcizzare questo passato, spesso difficile e drammatico, è quello di “parlarsi” senza la presupponenza dei nazionalismi, con la semplicità della vita quotidiana.

Questo è lo spirito che sottende questa avventura, perchè tale la consideriamo. Sarà una bella esperienza raccogliere le voci, e speriamo anche gli scritti, dei nostri lettori, spesso non giovanissimi, quando si troveranno un pagina del giornale scritta in tedesco. A molti di loro, i più anziani, ricorderà la fanciullezza e per molti non saranno bei ricordi, ma è proprio per mettersi alle spalle un momento triste e difficile del nostro passato ancora prossimo, relegandolo finalmente alla storia, che questa iniziativa è nata.

Per una sorta di nemesi, la stessa cultura che ha messo a ferro e fuoco la nostra valle, ha saputo, tanti decenni dopo, farla rinascere. La rinascita culturale della valle è figlia del contributo degli Schneider e del movimento che hanno saputo generare. Prima di loro si aspirava ad avere condomini, impianti sciistici, funivie e sklift, dopo di loro si è scoperto il fascino della cultura occitana, la difesa delle tradizioni, delle architetture, la politica del tempo ha saputo cogliere il momento e sono nate locande, sentieri, ovvero un turismo alternativo, attento alla natura e alla cultura. Vogliamo dare una mano affinchè tutto questo continui anche oltre le singole persone e, se son rose, fioriranno (Wenn es Rosen sind, so werden sie blühen!).

Massimo Monetti

Aspettando le primule

covid19 A Dicembre solitamente si fa il bilancio dell’anno che sta per finire. Mai come questa volta è difficile tracciare un quadro perché molte delle situazioni emerse nel 2020 si ripercuoteranno in modo sensibile anche sugli anni futuri sul piano economico, sociale e sanitario.


Partiamo dal recente rapporto Istat nel quale si stima che a fine anno i morti in Italia supereranno la quota di 700mila, una cifra così alta che ci fa ritornare al 1944, in piena guerra mondiale. È evidente, in questo numero, il ruolo giocato dalla pandemia poiché nel 2019 il dato complessivo è stato di 647mila decessi. Lo stesso rapporto ci dice inoltre che la popolazione italiana è sempre più vecchia con un rapporto tra over 65 e under 15 anni che è passato dal 33,5% nel 1951 al 180% nell’ultimo periodo. Inoltre si avanza l’ipotesi che l’effetto covid possa ripercuotesi anche sulle nascite dell’anno venturo che potrebbero scendere sotto la soglia di 400mila. Di fatto, la popolazione italiana è stabile attorno a 59,5 milioni di persone grazie solo alla componente straniera.

Dunque il covid ha inciso pesantemente, e non solo nel nostro Paese, nell’anno in corso. E nella nostra comunità, appena sfiorata nella prima ondata, ha lasciato un segno evidente nella seconda, tuttora in corso, soprattutto nel mese di novembre con un numero impressionante di decessi. Ora, la speranza di uscirne è legata soprattutto al vaccino (o meglio ai vaccini) con la campagna europea che dovrebbe partire il 27 dicembre. Ci vorranno comunque mesi, se sarà dimostrata la loro efficacia, per essere più tranquilli poiché – come dicono le autorità sanitarie – una vaccinazione di massa così imponente non si è mai affrontata. Una nota di colore, a mio avviso, è quella del box a forma di primula, progetto dono dell’arch. Stefano Boeri, per svolgere le vaccinazioni. Non vi è dubbio che, proprio perché di dimensioni eccezionali, la vaccinazione richieda soluzioni adeguate per regolare l’afflusso di persone, tuttavia strutture meno eleganti, ma ugualmente idonee sono già nelle disponibilità della protezione civile e dell’esercito. Ricordo che a Dronero la vaccinazione antinfluenzale si è svolta nella palestra comunale con l’ausilio di medici, personale infermieristico e protezione civile. È auspicabile che cercando le “primule” non si ripeta l’errore dei banchi a rotelle per la scuola, rincorsi per tutta l’estate, con il risultato di dimenticare i trasporti, causa prima di contagio, e avere scuole pronte, ma nuovamente chiuse da mesi. La palla ora è in mano ai Prefetti e si parla già di proroghe, ma non è detto che, nonostante gli sforzi, a gennaio possano riaprire tutte.

A tutti, e in particolare proprio ad anziani e ragazzi, l’augurio di un 2021 migliore!

Sergio Tolosano

30 giorni … Dicembre

30giorni 30 GIORNI del DRAGONE. Quello che accade … quando accade


Valle Maira
Elva, approvato “stipendio” del sindaco

1 Dicembre. La giunta comunale (assessori Dario Falcone e Mariano Allocco) ha approvato un’indennità mensile lorda di 1659 euro per il sindaco Giulio Rinaudo, il massimo stabilito dalla legge per gli amministratori di comuni sotto i 3000 abitanti. Poiché pensionato, l’emolumento di Rinaudo verrà ridotto del 50%. Giulio Rinado, odontotecnico in pensione, ha 64 anni ed è residente a Manta.

Dronero
Incidente sulla provinciale

1 Dicembre. All’alba un’auto è uscita di strada sulla strada Provinciale tra Dronero e Castelletto di Busca. Nell’incidente non sono state coinvolte altre auto. Il conducente non ha subito ferite. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e una squadra di pompieri.

Dronero
Si spegne a 78 anni la storica panettiera Irma Giraudo

1 Dicembre. È deceduta, nella sua abitazione di via Cervino, Irma Giraudo, storica contitolare della panetteria “La bottega del fornaio”. Originaria di Vignolo, aveva 78 anni. Durante una visita di controllo, un mese e mezzo fa, scoprì di avere un tumore. All’età di 21 anni sposò il panettiere dronerese Michele Maisa. Insieme aprirono un negozio in via Saluzzo, trasferitosi dopo 25 anni di attività in piazza Martiri della Libertà, oggi condotto dai figli Mauro e Silvia. I funerali sono stati celebrati giovedì 3 dicembre alle ore 10,30, presso la parrocchiale di Dronero.

Provincia
L’aiuto dei medici israeliani nella lotta contro il virus

4 Dicembre. Sono stati dislocati a Verduno, in provincia di Cuneo, i 20 medici volontari dello Sheba Medical Center, arrivati in Italia, su iniziativa dell’Ambasciatore d’Israele a Roma Dror Eydar, per contribuire a contenere la diffusione del virus Covid-19. Sono tornati, non più gratis, anche i medici e infermieri cubani. Dopo alcune trattative tra Piemonte e Cuba, sono stati contrattualizzati dalle Asl e dislocati all’ospedale al Valentino e ad Alessandria.

Dronero
Addio a Piero Benedetto, appassionato di storia locale

7 Dicembre. Sono stati celebrati , presso la parrocchiale di Dronero, i funerali di Piero Benedetto, morto a causa di un infarto. Aveva 67 anni. Originario di Dronero e geometra, Piero Benedetto ha lavorato come grafico alla Bertello di Borgo S. Dalmazzo e alla Cravero di Vignolo. Appassionato di storia locale, è stato un ex collaboratore del Dragone. È stato autore e coautore di “Storia di Dronero a fumetti (2012), “Il Marchesato, la valle Maira, Dronero: storie di vigne e vino.”(2015) e, infine, di “Falci. La storia, documenti e immagini, testimonianze.”(2016). Negli ultimi anni ha collaborato con il mensile il Maira e con la rivista “Alpi Cozie”.

Provincia
Saluzzo si candida a Capitale della Cultura

9 Dicembre. Saluzzo, con le Terre del Monviso, ha presentato la candidatura per ottenere il riconoscimento di Capitale della Cultura dell’anno 2024. La candidatura dell’antica capitale del Marchesato prosegue il percorso avviato con il progetto “Terres Monviso”, una rete di 68 comuni (tra i quali vi sono anche Dronero ed Elva), su un territorio di 2600 chilometri quadrati e 136 mila abitanti. Tanti, tantissimi, sono i sostenitori della candidatura di Saluzzo. Assieme ai sindaci del territorio, la Provincia, l’Atl, l’Uncem, la Camera di commercio, la Regione, il Parco del Monviso, si sono aggiunti i territori francesi, le fondazioni bancarie, le università di Torino e di Pollenzo, il Fai, la fondazione Artea. E i sindaci di Verbania e Parma (capitali della cultura 2020 e 2021).

Villar S. Costanzo
Comune in lizza per il premio promosso da Vittorio Sgarbi

12 Dicembre. Villar S. Costanzo è tra i dieci centri cuneesi in lizza per il premio “Piccolo comune amico”, organizzato dal Codacons, con la partecipazione del critico d’arte Vittorio Sgarbi. L’iniziativa desidera valorizzare le eccellenze enogastronomiche e artigianali del territorio. I cittadini potranno votare fino al 20 febbraio. Saranno premiati i 25 Comuni che otterranno il maggior numero di preferenze suddivise in cinque categorie: Agroalimentare, Artigianato, Innovazione sociale, Cultura, Arte e Storia, Economia Circolare. La premiazione si terrà nel mese di marzo a Roma.

Provincia
Era dronerese la panettiera de “Il Fornaio” di Cuneo

13 Dicembre. Era originaria di frazione Pratavecchia di Dronero, Anna Maria Tolosano, storica contitolare delle panetterie “Il fornaio” a Cuneo, morta a causa di un tumore. Sposata con il panettiere dronerese Enrico Buccaresi, i due si trasferirono nel capoluogo provinciale per aprire una prima panetteria in Corso Giolitti e, in seguito, un secondo negozio in corso Nizza. La salma è stata sepolta nel cimitero di Dronero.

Roccabruna
Deceduto a causa del Covid ex ispettore provinciale Anti incendi boschivi

15 Dicembre. Era originario di Stroppo Ludovico Peirona, ex dipendente Enel e storico volontario dell’Aib (Anti incendi boschivi, ndr). È morto a causa del Covid presso l’ospedale Santa Croce di Cuneo. Aveva 77 anni. Sempre a causa del Covid, ad aprile Peirona aveva perso la moglie Eliana. I funerali sono stati celebrati a Roccabruna presso la chiesa parrocchiale della Sacra Famiglia.

Dronero
Installata colonnina per ricaricare auto elettriche

16 Dicembre. È stata installata una colonnina di ricarica per le auto elettriche nel parcheggio di fronte al minigolf. L’intervento è stato realizzato dall’amministrazione comunale, in collaborazione con la fondazione Crc (Cassa Risparmio di Cuneo, ndr). Una seconda colonnina, per la ricarica di auto e bici elettriche, verrà installata in piazza XX Settembre.

Valle Maira
L’Unione Montana vince il premio “Piemonte Innovazione”

16 Dicembre. L’Unione Montana Valle Maira ha vinto la quarta edizione del premio “Piemonte Innovazione”, iniziativa promossa da Anci Piemonte e Forum pubbliche amministrazioni, con il progetto <>. Quest’anno sono stati 53 i progetti candidati, con quattro città capoluogo coinvolte. Il primo premio, pari a 10.000 euro, è andato al progetto presentato dall’Ufficio Ambiente e Energia delle Unioni Montane Valle Maira e Grana. La cerimonia di premiazione si è svolta in diretta streaming.

Alessandro Monetti

30 giorni … Novembre

30giorni 30 GIORNI del DRAGONE. Quello che accade … quando accade


La Croce Rossa avvisa i cittadini da possibile truffe
1 Novembre. Approfittando di questa fase di paura e incertezza, truffatori anonimi hanno contattato telefonicamente alcune famiglie droneresi, e in particolare si sono rivolti alle persone anziane, offrendo loro la possibilità di effettuare il test per il Covid-19, in cambio di una offerta libera. Venuti a conoscenza dell’accaduto i volontari della Croce Rossa hanno messo in guardia i cittadini. I volontari della Cri di Dronero non effettuano tamponi. Bisogna fare attenzione.

Rally Valli Cuneesi rinuncia all’edizione 2021
2 Novembre. È stata annullata l’edizione 2021 del Rally Valli Cuneesi. A causa della pandemia gli organizzatori hanno deciso di saltare un giro, concentrandosi fin da subito sul 2022. Tra due anni la manifestazione sportiva si terrà nei mesi di aprile e maggio.

Circonvallazione di Dronero finanziata dal Recovery Fund
3 Novembre. La Provincia di Cuneo ha inserito nella lista delle opere da finanziare con il Recovery Fund due progetti importanti per Dronero: il completamento della circonvallazione Dronero-Villar S. Costanzo e la Dronero Express. La prima opera è nota. Il secondo progetto invece, prevede la costruzione di una terza corsia per la provinciale Dronero-Caraglio. Alla rotonda del Filatoio, dalla strada diretta verso Busca, partirà una nuova arteria a scorrimento veloce (senza innesti laterali) che raggiungerà direttamente l’Est-Ovest, tagliando fuori Caraglio, Bernezzo e San Defendente di Cervasca.

Messa ufficiale per il nuovo arciprete di Dronero, don Giovanni Banchio
8 Novembre. È stata celebrata la messa ufficiale di ingresso in servizio di don Giovanni Banchio, il nuovo arciprete di Dronero. Dopo essere stato responsabile per sei anni dell’Oratorio Don Bosco di Saluzzo, don Banchio ha iniziato il suo servizio pastorale a Dronero, dove trent’anni fa era vicecurato. Durante la messa il parroco è stato salutato anche dal sindaco Livio Acchiardi.

Muore a 80 anni don Antonio Audisio
9 Novembre. Sono stati celebrati i funerali di don Antonio Audisio. Classe 1940, don Audisio era originario di Lagnasco. Nel 1965 era stato ordinato sacerdote. Per molti anni missionario in Camerun, al suo ritorno in Piemonte era stato chiamato a svolger le funzioni di viceparroco a Manta e, successivamente, di parroco nella parrocchia di San Bartolomeo di Falicetto. Nel 2015, raggiunti i 75 anni, aveva iniziato a collaborare in alta valle Maira, come responsabile delle parrocchie di San Damiano Macra, Prazzo, Stroppo ed Elva. Nella primavera di quest’anno è risultato positivo al coronavirus, che ha peggiorato la condizione di salute del suo fisico, già provato dalla malattia.

Sanzionato il proprietario del bar a Oltremaira
11 Novembre. Gli agenti della polizia municipale, durante i controlli sul rispetto delle norme anti-contagio del recente decreto, hanno sanzionato il proprietario del bar-tabacchi di Oltremaira, Sergio Galliano, per aver servito un aperitivo a due clienti nel dehors del locale. Oltre a Galliano, al quale è stata disposta la chiusura dell’attività per cinque giorni, sono stati multati anche i due clienti. Il gestore del locale si è assunto pubblicamente le sue responsabilità.

Addio alla maestra Allamandi, ricevette la Medaglia d’Oro dal Presidente Cossiga
11 Novembre. È mancata nella sua abitazione di borgata Erede, a Roccabruna, la maestra Maria Allamandi, aveva 92 anni. Originaria di Dronero, dopo il collegio e il diploma di scuola magistrale a Saluzzo, Maria Allamandi iniziò ad insegnare a Preit di Canosio, Tetti e Lottulo. Quattro anni dopo vince il concorso e insegna nelle frazioni San Carlo e Roata Chiusani di Centallo. In seguito si avvicina di nuovo alla valle Maira, insegnando a Monastero, Pratavecchia e Dronero. Il 14 maggio 1988, il Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, le conferì il diploma di benemerenza con la Medaglia d’Oro.

Il Foro Frumentario si colora di viola, un segno di solidarietà
17 Novembre. Da martedi 17 novembre, Giornata Mondiale della Prematurità, fino al 22 novembre, il Foro Frumentario di Dronero è stato illuminato di notte con una luce di colore viola. Con questa iniziativa, l’amministrazione comunale ha desiderato lanciare un segno di solidarietà e sensibilizzazione.

Alessandro Monetti

Piste aperte, scuole chiuse ?

covid19 In questi giorni suscita un forte dibattito la presa di posizione degli amministratori dei comuni alpini che chiedono a gran forza l’aperture delle piste da sci a partire da dicembre e in particolare nel periodo natalizio


Parimenti prende corpo l’idea che le scuole (almeno quelle superiori) restino chiuse fin dopo l’Epifania. Sappiamo che lo sci muove un’economia importante e sono assolutamente legittime le richieste dei tanti addetti del settore, tanto che le Regioni hanno già sottoscritto piani e protocolli di sicurezza per l’esercizio di questa attività sportiva. Stride però che non ci si metta altrettanto d’impegno per la scuola. La prima mossa di tanti “governatori”- addirittura anticipando il Governo centrale – è stata proprio quella di chiudere pur nella consapevolezza che la scuola in sé, con le dovute precauzioni, non è tra le principali fonti di contagio.

Il problema maggiore, al quale peraltro non si è posto rimedio, è quello dei trasporti che interessa la scuola in primo luogo ma anche il lavoro. Quanti sono i pendolari grandi e piccoli che si servono dei mezzi pubblici!

Mentre si passava buona parte dell’estate a rincorrere i banchi a rotelle, ci si è dimenticati di altre ruote, ben più importanti: quelle su cui si muovono i trasporti. Indubbiamente il distanziamento è una misura efficace sia a scuola che nei luoghi di lavoro, ma il problema si presenta in tutta la sua drammaticità quando a scuola o al lavoro ci si deve recare facendo i conti con trasporti assolutamente inefficienti. Ridurre la capienza dei mezzi (misura senz’altro corretta) senza però aumentarne significativamente il numero di quelli circolanti non risolve il problema, semmai lo incrementa, costringendo le persone ad accalcarsi per poterci salire. Più facile quindi chiudere in toto o in parte le scuole e invitare al lavoro a distanza.

Altri Stati (Francia, Gran Bretagna, Germania) in situazioni analoghe alle nostre hanno deciso chiusure generalizzate per un mese, ma hanno scelto di fare il possibile per tenere aperte le scuole, per loro un presidio fondamentale. Non sappiamo, quindi, se e quando apriranno le piste da sci, dove per altro il problema è negli accessi e nelle code, non tanto nello sport in sé e comprendiamo che perdere la parte migliore della stagione sia un grave danno economico per tutto il settore a cui in qualche modo si dovrà porre rimedio. Ci pare giusto però ribadire, confortati da pareri autorevoli tra cui anche l’OMS, che la Scuola ha un’importanza fondamentale e che purtroppo né la DAD (didattica a distanza) né la DDI (didattica digitale integrata), per quanto fatte bene, possono sostituire la partecipazione in presenza alle lezioni e l’interazione con compagni ed insegnanti.

Sergio Tolosano