Ambiente e riciclo

covid19 La notizia che il piccolo comune di Celle Macra sia stato il primo ente locale a firmare un’intesa a supporto dell’Associazione Plastic free, è senz’altro un fatto importante che sottolinea l’attenzione all’ambiente della Valle Maira. Attenzione ribadita anche dalla presentazione del progetto Floema presso l’AFP di Dronero. Inziative, entrambe, di cui diamo conto all’interno del giornale.


La pandemia da Covid ha avuto, ed ha ancora, un risvolto decisamente negativo anche sul fronte ambientale. Il consumo enorme di mascherine di protezione ad esempio oppure l’utilizzo di confezioni monodosi alimentari nelle mense, se da un lato garantisce la sicurezza personale, dall’altro aggrava il problema dello smaltimento della quantità di rifiuti prodotti e del loro possibile recupero. Per altro, l’Italia con il suo Pnrr (Piano nazionale di ripresa), all’interno del piano europeo Next Generation EU, assegna complessivamente risorse per poco meno di 70 miliardi di euro a “Rivoluzione verde e transizione ecologica” proprio in un’ottica di miglioramento ambientale e di sostenibilità. Questo mese, in queste poche righe, vorremmo porre l’attenzione su questo problema mondiale e su due soluzioni che arrivano proprio dal cuneese. Nei primi giorni di giugno è stata avviata una sperimentazione presso la sede di Mondovì del Politecnico per il recupero delle mascherine. “La parte principale delle mascherine, quella di colore azzurro per capirci, che rappresenta circa il 70% di una mascherina chirurgica, è realizzata con materiali che possono essere lavorati e trasformati per diventare plastica per ricavarne mobili o arredi. Si tratta di un processo tecnicamente fattibile, e neppure troppo complesso» dice il responsabile del progetto dott. Daniele Battegazzore. Da un lato la fattibilità tecnica, dall’altro resta da valutare la sostenibilità economica, tuttavia un passo avanti è già stato compiuto. L’altro progetto, a livello industriale, avviato anche questo ad inizio giugno dall’azienda Dentis Recycling di Sant’Albano Stura, da circa 30 anni impegnata nel recupero di plastiche e con una capacità annua di trattamento di 40mila tonnellate di materiale. Si tratta di un nuovo investimento da 35 milioni di euro – possibile grazie ad un finanziamento ottenuto da Intesa Sanpaolo, Unicredit e Deutsche Bank e garantito dall’Agenzia nazionale SACE– che servirà per avviare una nuova linea, a fianco di quella già esistente, per il recupero delle bottiglie di PET, finalizzata però al riutilizzo della plastica per realizzare nuove bottiglie. Un’idea “semplice” per un grande problema la prima e una soluzione tecnologica avanzata ed importante la seconda. Entrambe maturate in Granda!

Sergio Tolosano

Speranza

covid19 Non, non è del ministro della Salute che vogliamo parlare, sebbene abbia avuto un ruolo di primo piano in questi difficili ultimi quindici mesi, ma proprio di quei segnali che ci inducono ad intravvedere un quasi ritorno alla normalità nella nostra vita quotidiana.


È indubbio che sul fronte sanitario – nonostante l’enorme tributo di vite pagato alle tre ondate della pandemia, anche nelle nostre zone – si stia vivendo una fase di netto miglioramento; ciò nonostante, per evitare gli errori dell’estate scorsa, è ancora d’obbligo la parola prudenza, quella tanto richiamata proprio dal ministro. La crisi economica innescata dalla pandemia, lungi dall’essere risolta né tantomeno recuperata dai cosiddetti ristori, ha tuttavia allentato la morsa e buona parte delle attività produttive si stanno riprendendo in modo abbastanza soddisfacente, per quanto ancora all’insegna di una certa precarietà sul futuro. Cerchiamo insomma di guardare al bicchiere mezzo pieno.

Segnali di un lento miglioramento cominciamo ad individuarli anche nella vita sociale. Le progressive riaperture delle attività di ristorazione e dei bar, seppure ancora soltanto all’aperto, nel mese di maggio e da ultimo la ripresa anche degli accessi a palestre e cinema/teatro possono preludere al recupero di quella vita di comunità duramente messo in crisi in questi mesi. Superata la fase critica sanitaria, vogliamo davvero sperarlo, dell’epidemia con numeri confortanti quanto a calo dei contagi, dei ricoveri e dei decessi, si volge ora l’attenzione anche a quell’aspetto di grave disagio psicologico provocato proprio dal Covid19.

Sono sempre più gli studi che ci informano di un numero eccessivo di ricoveri per problemi psichici ed in particolare tra le fasce più giovani d’età. Fin dallo scorso gennaio, ad esempio, in occasione del congresso della Società italiana di NeuroPsciFarmacologia è stato lanciato un forte allarme: “Nei prossimi mesi ci attendiamo almeno 800mila nuovi casi di depressione tra chi è stato contagiato, ma non solo …” affermavano gli psichiatri a convegno. E una crescente preoccupazione è stata evidenziata anche dall’aumento di ricoveri, fortunatamente in media di breve periodo, pure negli ospedali cuneesi per problemi di questa natura.

Un lento ritorno alla vita di sempre vogliamo coglierlo anche nella riapertura del Centro sportivo Val Maira e delle palestre in genere, nonché della prossima ripresa dell’attività teatrale e di proiezione cinematografica all’Iris di Dronero. Due segnali che ci proiettano verso una stagione estiva nella quale si auspica un ritorno del turismo in Valle, con tutte le cautele del caso. Insomma una boccata d’ossigeno importante per una zona che del turismo ha fatto una delle sue direttrici di sviluppo.

Fanno ben sperare in questa direzione, da un lato la proposta del presidente Cirio di creare con le vaccinazioni una zona montana covid free (oltre 700 m o oltre 25 km dal primo ospedale) nonché investimenti infrastrutturali anche in Valle per le telecomunicazioni e la banda larga.

S.T.

30 giorni…Maggio

30giorni 30 GIORNI del DRAGONE. Quello che accade … quando accade


Addio a Italo Filiputti, storico artigiano di Dronero
1 Maggio. È deceduto al Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Croce di Cuneo, in seguito a problemi cardio-respiratori, Italo Filiputti, storico calzolaio di Dronero. Aveva 80 anni. Originario di Gaiola, Filiputti ereditò il mestiere di ciabattino dal padre Fiorello. Nel 1978, dopo un breve periodo da operaio alla Michelin, insieme alla moglie Luciana Gondolo, Italo Filiputti apre un negozio di calzature in via Giuseppe Garibaldi a Dronero, diventando negli anni uno degli artigiani più apprezzati del paese. Per motivi di salute, una decina di anni fa, si era ritirato dall’attività, cedendola ai figli gemelli Marco e Paolo (quest’ultimo oggi conduce un laboratorio artigianale di borse a Cuneo). I funerali sono stati celebrati presso la chiesa parrocchiale di Dronero.

Mercatino dell’antiquariato a Dronero
2 Maggio. Nel primo weekend di maggio è stato organizzato nelle vie principali del paese un mercatino dell’antiquariato e dell’artigianato. Gli ambulanti confermano che saranno presenti tutte le domeniche di primavera in Piazza Martiri della Libertà e nelle vie del centro storico.

Cambiano sede due medici di base
5 Maggio. L’ambulatorio medico di Luca Fissore e Antonella Valeriani, originariamente collocato in piazza XX Settembre, cambia sede. Il nuovo ambulatorio è in via Saluzzo e nello stesso studio si alternano anche le colleghe Elisabetta Bertini e Isabel Resta. Presso l’ambulatorio operano anche una segretaria e due infermiere, nelle gestione delle telefonate e nell’accoglienza.

Dronero piange Elena Audisio
6 Maggio. Presso la chiesa parrocchiale di Dronero sono stati celebrati i funerali di Elena Audisio, giovane di 21 anni, da otto anni malata di leucemia. La notizia della sua scomparsa ha lasciato senza parole Dronero, dove la giovane Elena era conosciuta e amata. Elena Audisio, dopo il liceo scientifico Peano di Cuneo, aveva deciso di iscriversi alla facoltà di Scienze Biologiche. Agli amici aveva confidato il sogno di voler curare lei le persone, di passare dall’altra parte della barricata, dopo anni di lunghe degenze in ospedale e centri specialistici a causa della malattia. Con l’Ail di Cuneo Elena aveva partecipato ad uno shooting fotografico, finalizzato a immortalare il massimo della femminilità anche nei pazienti colpiti da forme leucemiche.

Breve scossa di terremoto a Cartignano
7 Maggio. Alle ore 17:00 nel Comune di Cartignano è stato registrato una scossa di terremoto di 2,5 di magnitudo. Il sisma, localizzato dalla sala dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma, si è verificato a una profondità di dieci metri.

Dronero, ritrovato il corpo del pensionato di Caraglio
8 Maggio. È riemerso dalle acque del Maira, all’altezza del Ponte del Diavolo, il corpo senza vita del pensionato settantenne di Caraglio. I famigliari lo cercavano dal giorno precedente, da quando il pensionato si era allontanato da Paschera San Defendente, dove abitava, senza fare più ritorno. La sua auto, una Fiat Punto, è stata trovata a Dronero, parcheggiata sul piazzale del centro commerciale Mercatò, vicino all’ex stazione ferroviaria di Dronero, dove si erano subito concentrate le ricerche.

Celle Macra, recuperati tre escursionisti dispersi
9 Maggio. Nel comune di Celle Macra, in alta Valle Maira, tre escursionisti hanno perso l’orientamento durante una gita lungo il sentiero dei Fotografi. Il gruppo di escursionisti è stato localizzato dai vigili del fuoco della squadra Saf, nonché dai volontari del distaccamento di Busca, e accompagnato alle loro auto.

La giunta comunale di Dronero vuole potenziare il sistema di sorveglianza
12 Maggio. L’amministrazione comunale ha presentato domanda alla Regione per richiedere un co-finanziamento per la manutenzione e il potenziamento del sistema di video-sorveglianza, installato per le vie del paese. Lo scorso anno il comune di Dronero aveva partecipato a un bando simile, dal quale purtroppo era stato escluso. L’attuale giunta, nei giorni scorsi, con una riunione di maggioranza, ha deciso di concentrare il suo operato sulla sicurezza pubblica. Il tema è emerso durante il dibattito comunale, dopo le contestazioni di diversi cittadini, secondo i quali molte telecamere presenti in paese sono spente o a “basso servizio”.

Anniversario speciale per il Bar Roma
17 Maggio. A Dronero il Bar Roma festeggia il 160esimo anniversario dalla prima apertura e il 65esimo anniversario della gestione Barbero. Il Bar Roma è stato fondato nel 1861, per celebrare l’Unità d’Italia. Un pezzo di storia è passato dai suoi locali: dalle campagne elettorali di Giovanni Giolitti, alla colazione di Nilla Pizzi, la cantante italiana protagonista delle prime edizioni del Fetival di Sanremo, ospite di una festa dell’Unità di Dronero. Nel 1956 la gestione del bar passa a Teresio Barbero, sposato con Maria Degiovanni. Sono gli anni del Boom economico, il bar diventa un punto di incontro per la comunità, dove alla sera si ritrovano tutti per poter vedere “Lascia o raddoppia” di Mike Buongiorno. Il calcio diventa sempre più un fenomeno di massa e al Roma si insedia il quartier generale degli “ultrà” bianconeri. Nasce la rivalità con il Caffè Teatro, dove invece si ritrovano i tifosi granata, e la piazza principale di Dronero, nelle sere del derby della Mole, si trasforma in uno stadio. Nel 1984, Ezio Barbero, appena diplomato, decide di seguire le orme dei genitori e, a distanza di 36 anni, è ancora lui alla guida del Bar Roma.

Internet più veloce nei comuni montani
25 Maggio. La Vodafone ha investito oltre 4,5 milioni di euro nell’ultimo anno, realizzando più di 250 interventi in tutta la Granda, per ridurre il divario digitale in 158 comuni montani e aree marginali, tramite il 4G, la tecnologia che permette una connessione ad internet più rapida. A febbraio, in alta Valle Maira, nell’elenco dei comuni serviti da 4G sono entrati: Acceglio, Elva, Macra, Celle Macra, Marmora, Stroppo, Canosio, dove sono stati sostituiti gli apparati obsoleti, riducendo così al minimo l’impatto ambientale e il consumo di energia.

Alessandro Monetti

30 giorni…Aprile

30giorni 30 GIORNI del DRAGONE. Quello che accade … quando accade


Vanda Marino, cordoglio a Dronero
1 Aprile. Vanda Marino, originaria di Dronero, è morta per malattia nella sua abitazione di XX Settembre, aveva 64 anni. Dopo una lunga carriera come impiegata all’ufficio Iva dell’Agenzia delle Entrate a Cuneo, Vanda Marino due anni fa era andata in pensione. I funerali sono stati celebrati presso la chiesa parrocchiale di Dronero.

Il tipografo Giovanni Boccardo, era originario di Dronero
2 Aprile. È deceduto nel sonno, presso la residenza Mater Amabilis di Cuneo, Giovanni Boccardo, maestro tipografo. Aveva 91 anni. Boccardo, originario di Dronero, iniziò a lavorare come apprendista in una tipografia del paese, per trasferirsi in seguito alla tipografia “Minerva Medica” di Saluzzo, ove si specializza nella stampa con caratteri di piombo. Negli anni’ 70 si trasferisce a Cuneo e rileva la tipografia Subalpina dei fratelli Oggero. In tutta la sua lunga carriera, Boccardo compose e stampò “La Voce dell’artigiano”, i periodici “Granda Impresa” e il “Gazzettino dei Commercianti”, e bollettini parrocchiali per una trentina di parrocchie del Cuneese. Era anche collaboratore della Confcommercio provinciale.

Addio al “granatin” Sergio Chiapello
4 Aprile. Il “granatin” di Dronero, Sergio Chiapello, è deceduto nella sua abitazione di via Ripoli a Dronero. Aveva 72 anni e da tempo soffriva di una rara malattia al midollo osseo. Chiapello aveva ereditato il mestiere dal padre Chiaffredo, che possedeva un negozio in piazza San Sebastiano, di fronte al Foro Frumentario. Negli anni ’90 si trasferì in piazza Martiri e il suo negozio divenne un un punto di riferimento per le numerose aziende agricole della Valle Maira. Con la progressiva diminuzione degli allevamenti da montagna, Chiapello si era specializzato nei mangimi per piccoli animali. Conosciuto e stimato da tutti per il carattere socievole, Chiapello era un giocatore di pallapugno, sempre in campo in occasione delle feste patronali.

L’ultimo saluto al “pustin” Chiapale
5 Aprile. Il postino di Dronero e Montemale, Gianmario Chiapale, è morto nella notte nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Croce di Cuneo, dove era ricoverato in seguito a covid 19. Aveva 70 anni. Dal 1970 Chiapale prestò servizio come postino per sei anni a Savigliano, per assumere in seguito l’incarico a Dronero e Montemale, suo paese di origine. Molto attivo nel sociale, Gianmario Chiapale era un volontario della Croce rossa di Dronero. Nel 2009 aveva partecipato alla missione umanitaria in Abruzzo a L’Aquila.

Nuovi gestori cercasi in alta valle Maira
7 Aprile. Il comune di Acceglio ha lanciato un concorso per la creazione di un negozio alimentari con annesso bar. I locali individuati sono quelli all’interno dell’immobile “Villa San Giorgio”. Da ottobre infatti, con la chiusura dell’ultima attività, chi abita in paese è costretto a scendere fino a Prazzo per acquistare beni alimentari. Il Comune di Elva, invece, è alla ricerca di un nuovo gestore per le attività della Casa della Meridiana in borgata Serre (Museo dei pels, sala polifunzionale, negozio La Butego).

Cambio al vertice per gli artigiani droneresi
9 Aprile. Michela Alladio, imprenditrice nel campo dei manufatti in cemento, è stata eletta presidente degli artigiani di Dronero. Da anni attiva componente della vita associativa di Confartigianato Cuneo, in passato Michela Alladio ha ricoperto anche l’incarico di presidente territoriale del Movimento Donne Impresa e, recentemente, ha rivestito il ruolo di componente della giunta esecutiva. In questo nuovo incarico, Michela Alladio sarà affiancata dai vicepresidente Giorgio Verrutti (presidente uscente) e Alessandro Dao.

Le fiamme bruciano il tetto di una casa ad Acceglio
10 Aprile. È andato a fuoco il tetto di una casa ad Acceglio, in borgata Villaro, a quasi 1400 metri di quota. A dare l’allarme al comando provinciale dei vigili del fuoco sono stati i vicini di casa. Il rogo è stato domato grazie all’intervento dei vigili del fuoco di Cuneo e dei volontari di Dronero.

Incidente sul Viale Sarrea
12 Aprile. Un’auto, guidata da una donna di 47 anni, si è scontrata con un furgone ed ha finito la corsa sbattendo contro gli alberi del viale. Immediata la segnalazione al 118. La donna è stata trasportata in codice rosso all’Ospedale Santa Croce di Cuneo con un’ambulanza medicalizzata.

Il dott. Gerbino va in pensione
21 Aprile. Dal primo maggio il dottor Giovanni Gerbino, medico di medicina generale con studio a Dronero, cessa l’attività. I suoi mutati dovranno recarsi presso gli sportelli dell’Asl Cn1 per effettuare una nuova scelta tra i medici disponibili. La scelta può essere anche effettuata online, se in possesso delle credenziali per l’accesso al Sistema Piemonte.

Giuseppe Mattalia, storico negoziante di Dronero
23 Aprile. Giuseppe Mattalia, storico fondatore e contitolare della omonima valigeria di Dronero, è deceduto all’età di 87 anni, presso la residenza per anziani San Camillo de Lellis. Originario di Bosco di Busca, Mattalia si trasferì da bambino con i genitori a Dronero, in frazione Monastero. Durante il servizio militare entrò nell’Aeronautica e trascorse la leva a Genova e Napoli. Nel 1971 aprì la prima valigeria di Dronero, in via Giolitti, a pochi passi dal Municipio e dalla chiesa parrocchiale. Con il tempo i coniugi Mattalia ampliarono l’offerta del loro negozio, vendendo anche oggettistica per la casa e giocattoli. I funerali sono stati celebrati presso la chiesa parrocchiale di Monastero.

Inaugurato il centro vaccinale a Dronero
24 Aprile. È stato inaugurato il primo centro vaccinale a Dronero. Ad Oltremaira, nella palestra del campo Baretti, sono state allestite sei postazioni con sei medici e un infermiere del 118. Le procedure di accoglienza e triage sono state seguite dai volontari della Protezione civile. Il 118 ha svolto altresì l’importante ruolo di segreteria, chiamando e informando tutti gli aventi diritto al vaccino, dall’elenco fornitogli dai medici di base. Il centro vaccinale sarà aperto tutti i sabati, compatibilmente con la disponibilità di vaccini. Le prime 132 dosi di vaccino sono state somministrate a persone di età superiore ai settant’anni. Il servizio, voluto fortemente dal Sindaco Livio Acchiardi e dall’amministrazione comunale, è stato apprezzato dai cittadini droneresi.

Alessandro Monetti

Recovery plan

covid19 Termini inglesi per definire il piano di ripresa in cui il presidente del Consiglio – nelle comunicazioni alla Camera del 26 aprile – individua “il destino dell’Italia”.


Grande il balletto delle cifre in questi mesi, fino all’ultima di 248 miliardi di euro, complessivamente, per il rilancio del Paese. Ha anche aggiunto, Draghi, che “occorre evitare che i fondi vadano solo a monopolisti, il gusto del futuro prevarrà su corruzione, stupidità e interessi costituiti”. Sarebbe proprio questo il vero “cambio di passo” non cedere a corruzione e interessi di parte, ma pensare solo al futuro del Paese. È inevitabile però che qualche timore ci sia – vista l’enorme posta in gioco –perché se da un lato l’Italia ha saputo dare grandi prove di sé, dall’altro è incappata sovente in grandi e piccoli episodi di corruzione.

Svolta epocale, ricostruzione da secondo dopoguerra, una nuova liberazione … sono frasi che sempre più sovente pronunciano politici di tutti gli schieramenti. Paragone azzardato, forse. Alla fine della guerra, l’Italia usciva dal ventennio fascista e, in particolare al nord, da venti mesi di guerra partigiana. La miseria era grande, ma altrettanto grande la volontà di vivere e di ricostruire. Insomma, si cercava di affrontare il futuro con pochi mezzi, ma grande fiducia e volontà di collaborazione. Ora, paradossalmente, sembrano essersi capovolti i fattori. A mio avviso, c’è un grande dispiegamento di mezzi, e le cifre tirate in ballo sono lì a dimostrarlo, a fronte purtroppo di scarsa fiducia. O forse disincanto. E tra le cause mi pare non ci sia soltanto la pandemia, che pure ha avuto un ruolo assai rilevante, ma anche la crisi economica preesistente che, dal 2009 in poi ha messo in difficoltà parecchie famiglie. In Italia erano 4,6 milioni gli individui che l’ISTAT classificava con grado di povertà assoluta nel 2019 (prima del Covid) e sono saliti a 5,6 milioni (9,4% della popolazione) nel 2020.

Ecco quindi che il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) assume un’importanza fondamentale. Un’occasione di sviluppo, che richiede però una serietà cui il nostro Paese non è del tutto avvezzo. Questi fondi, in larga parte, non sono a costo zero, ma costituiscono debito che dovrà essere pagato negli anni a venire. La sfida, ardua, è fare in modo che il rilancio sia vero e duraturo e che diventi un vero volano di sviluppo. Una responsabilità della Politica, un impegno per tutti. Solo così ne usciremo.

ST

Escursioni in Valmaira.Due gite sulle alture di San Damiano

Podio Escursioni in Valmaira Due gite sulle alture di San Damiano Il sentiero del Podio e una breve e facile passeggiata per famiglie


Il pendio esposto a sud che si trova immediatamente al di sopra di San Damiano presenta un prima parte ripida, molto solare, alta circa 200 metri, sovrastata dal caratteristico borgo del Podio, con la sua chiesa costruita a picco sul fondovalle. Sono ancora ben visibili i vecchi terrazzamenti ormai invasi dalla vegetazione. Al disopra del Podio la montagna diventa meno ripida, più umida e boscosa.

Questo versante è percorso dal bel “Sentiero del Podio”, di recente risistemato e segnalato. Si tratta di un percorso escursionistico non difficile, su sentieri ben tenuti: una salita iniziale porta direttamente al Podio percorrendo il pendio ripido e soleggiato; segue un percorso a anello su terreno ondulato, per lo più boscoso e fresco, che tocca alcune borgate, per ritornare al Podio con una lunga traversata, molto panoramica, quasi pianeggiante, che rappresenta la parte più caratteristica del percorso. Propongo poi una passeggiata più breve e facile, in parte su comodo sentiero e in parte su strade prive di traffico, che comunque percorre anch’essa il tratto più panoramico del sentiero del Podio.

Consigliata a famiglie con bambini o a chi preferisce camminare su terreno sempre comodo. Consigliata anche per una facile gita in bici da montagna e, per i genitori sportivi, è anche percorribile con un passeggino con ruote adatte allo sterrato.

1) Il “Sentiero del podio” da San Damiano Macra Difficoltà: E escursionistico facile e ben tracciato, qualche breve tratto di discesa un po’ ripida Partenza: San Damiano, altezza metri 740. Parcheggio sulla piazza a destra a inizio paese. Dislivello: metri 420 metri circa. Carte: Chaminar en bassa Val Maira di Bruno Rosano. Lunghezza: poco più di 6 Km per tutto il giro Esposizione: varia: prima parte a sud poi nord e ovest, discesa finale nuovamente a sud Tempo di percorrenza per tutto il giro: 2- 3 ore circa per escursionisti medi. San Damiano si raggiunge da Dronero percorrendo la valle per circa 10 Km Itinerario: Dal parcheggio sulla piazza si segue la via provinciale che attraversa il paese in direzione dell’alta valle. Poi, in corrispondenza di un bella fontana si prende un viottolo che sale a destra tra le case, passa davanti alla chiesa parrocchiale e esce dal paese salendo verso la montagna e passando nei pressi di un ripetitore. Il sentiero obliqua a sinistra, poi volge decisamente verso destra, più in alto attraversa la carrozzabile e giunge al Podio (m 947). Si attraversa per intero il bel borgo ristrutturato e si prosegue oltre esso in direzione nord, attraversando poi la borgata Molineri ( m 1021), oltre la quale si volge brevemente verso destra. Il sentiero prosegue, inizialmente al di sopra e a sinistra di una strada carrozzabile, per circa 500 metri nella stessa direzione giungendo in una zona pianeggiante, dove confluisce nel percorso occitano ( m 1100 ) che si segue verso sinistra. Si sale ancora un po’ e poi inizia la discesa con tratti dal fondo un poco sconnesso. In meno di un Km dal bivio si giunge alla borgata Molineri di Pagliero (m 972). Si attraversa il gruppo di case e si continua la discesa verso sinistra, per sentiero fino nei pressi del rio di fondo valle. Si segue una stradina campestre parallela e a sinistra del torrente, fino a giungere dopo breve salita a borgata Torchietto (m 934). Salendo sul lato sinistro della borgata si incontra una fontana da cui si sale (bolli bianco-rossi ) per la via erbosa di sinistra e, dopo un breve tratto ripido, si va decisamente a destra in lieve discesa. Si segue ora il bellissimo sentiero prevalentemente pianeggiante che in circa un Km e mezzo porta al Podio da cui si scende a San Damiano per il sentiero già percorso in salita.

2) Percorso breve: San Damiano – Torchietto – Podio Difficoltà: turistico, stradine e sentiero privo di difficoltà Partenza: San Damiano Dislivello: 200 metri Lunghezza: 4 Km circa Esposizione: ovest e sud Tempo di percorrenza: due ore per una passeggiata senza fretta itinerario: Dalla piazza di San Damiano si segue la provinciale verso Acceglio, all’uscita del paese si prende la carrozzabile che sale a destra per Pagliero. Dopo circa 200 metri si prende a destra per il Podio e, dopo pochi metri, al tornante, si prende a sinistra la stretta strada asfaltata per Torchietto. Si continua per la via, priva di traffico, che poi diventa una bella sterrata, giungendo, in poco più di un Km, a borgata Torchietto. All’inizio del paese si sale a destra, tra le prime due case, per uno stretto sentiero lastricato che porta alla fontana descritta nel primo itinerario. Di qui, seguendo i bolli bianchi e rossi, si sale a sinistra, poi si va decisamente a destra in lieve discesa per percorrere in piano il sentiero che porta al Podio. Il sentiero è molto agevole e estremamente panoramico con vista spettacolare sul fondo valle e sulle alte montagne dell’opposto versante che a aprile sono ancora ricoperte di neve rilucente. Giunti al Podio, si attraversano le case verso destra, si passa a sinistra della chiesa e si scende a San Damiano per il sentiero del Podio che taglia la strada carrozzabile. Il sentiero è bello e comodo ma, chi preferisce può più facilmente scendere per la strada asfaltata che è poco o nulla trafficata. A questo scopo, al Podio, invece di andare a destra, si scende dritto, in direzione est sulla carrozzabile. Sergio Sciolla

Nella fotografia : La fontana di Torchietto

30 giorni…Marzo

30giorni 30 GIORNI del DRAGONE. Quello che accade … quando accade


Tragico incidente a Dronero
1 Marzo. È morto in un tragico incidente stradale F. A., sedicenne, studente dell’Afp di Dronero. Il ragazzo era a bordo di un’autovettura, con due amici, un coetaneo e un neomaggiorenne alla guida del mezzo. I tre ragazzi stavano uscendo dal parcheggio della pizzeria, in via a Cuneo, a Dronero, quando si sono scontrati con una Mercedes. Il frontale è stato violentissimo e il fuoristrada, con a bordo i tre ragazzi, si è ribaltato più volte sulla carreggiata. Si è scoperto dai test disposti in seguito all’incidente che il guidatore della Mercedes, P.S., completamente illeso, aveva un tasso alcolemico ben oltre la soglia consentita. P.S., di 47 anni, professione muratore, dovrà rispondere di omicidio stradale.

Escursionista salvato nella notte
1 Marzo. È stato portato in salvo dopo una lunga operazione di soccorso, l’alpinista rimasto bloccato sulla Rocca Castello, sopra Chiappera di Acceglio, in seguito ad una caduta. L’incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio e a causa del buio non è stato possibile far intervenire l’eliambulanza 118. Nelle prime ore della notte l’infortunato è stato recuperato dal Soccorso alpino, l’uomo ha riportato un trauma toracico e a un arto superiore e varie contusioni in conseguenza della caduta. Le operazioni sono state sopportate dal Soccorso alpino, dalla Guardia di finanza e dai Vigili del fuoco.

Addio a Mauro Silvestro
8 Marzo. Mauro Silvestro, storico magazziniere della Pro Dronero e allenatore del settore giovanile, è morto all’età di 50 anni a causa di un infarto, nella sua abitazione di San Rocco di Bernezzo. Originario di Celle Macra, Silvestro lavorava alla Merlo. Nel 2015 aveva perso la moglie Cinzia Costamagna, storica segretaria della Pro Dronero.

Il Bottegone riparte
9 Marzo. L’associazione dei Commercianti di Dronero, il Bottegone, torna in vita. Maurizio Bagnaschi guida il nuovo direttivo, vicepresidente è Andrea Lamberti, il segretario è Davide Cucchietti. Nel consiglio siedono Manuela Abello, Alex Bergia, Francesca Bianco, Nadia Bernardi, Laura Torino, Emanuela Isaia. Al momento il Bottegone raccoglie una settantina di attività.

La riserva dei Ciciu verrà gestita dalla Pro loco di Villar
10 Marzo. La Pro Villar gestirà per i prossimi tre anni la Riserva naturale dei Ciciu. Il gruppo di promozione turistica e culturale ha vinto il bando pubblicato dal Parco Alpi Marittime con un’offerta annuale di 7.100 euro. L’associazione intende fin da subito individuare sei figure idonee per ricoprire il ruolo di addetto alla biglietteria, manutenzione dei principali sentieri e aree attrezzate della Riserva per la stagione 2021.

Sorelle Tolosano muoiono a 48 ore di distanza
13 Marzo. Sono decedute a distanza di 48 ore le sorelle Paola e Anna Maria Tolosano, 71 e 74 anni. Entrambe erano positive al Covid-19. Per tutta la vita Paola Tolosano si era presa cura dei fratelli.

Campagne solidali a Dronero
17 Marzo. Poche ore dopo la morte di Mauro Silvestri, ex magazziniere della Pro Dronero, la società sportiva ha deciso di promuovere una raccolta fondi per aiutare il figlio sedicenne di Silvestri, Luca, rimasto orfano (info per donazioni : Mauro Maisa (338-4542838ì9) o Ramona Epifani (329-7115687). Già due mesi fa molti droneresi avevano partecipato alla raccolta fondi per aiutare un giovane orfano. In quel caso, in soli 50 giorni sono stati raccolti 31 mila euro.

Anna Maria Abello, infermiera a Cuneo
22 Marzo. Dopo aver combattuto con la malattia, è morta all’età di 58 anni Anna Maria Abello, a lungo infermiera dell’ospedale Santa Croce di Cuneo. Abello era originaria di Morra, da giovane era stata maestra nelle scuole di Elva, Stroppo e Monastero di Dronero. Era consigliere comunale di minoranza nel precedente mandato del sindaco Gian Franco Ellena.

Raccolta fondi per il parco archeologico Cannetum
24 Marzo. Per portare a termine la costruzione dell’ultimo lotto del museo, nel parco “Cannetum”, l’associazione Arc di Villar S. Costanzo ha attivato una raccolta fondi sul portale web “il crowdfunding”. In poco più di una settimana i risultati della raccolta sono incoraggianti e fanno ben sperare. Se verranno trovate le risorse necessarie, la “grande e moderna sala museale” in progetto affiancherà gli habitat ricostruiti e progettati su fonti storiche presso il Parco archeologico Cannetum di Villar San Costanzo.

Alessandro Monetti

Sicurezza sempre

covid19 La vita della nostra comunità è stata funestata da un terribile incidente, un sedicenne ha perso la vita e altri due giovanissimi si trovano in grave stato di salute. Famiglie distrutte, e non solo quella delle vittime.


Alla base di questa tragedia comportamenti sbagliati, ma senz’altro non occasionali. Proprio da questo ultimo passaggio partono le nostre considerazioni. Queste tragedie non accadono per caso, per fatalità, perchè sono la semplice conseguenza statistica di comportamenti tollerati da un certa propensione all’indulgenza, nella certezza che questo dimenticare tornerà comodo quando saremo noi stessi a peccare.

Esistono forze di polizia che dovrebbero prevenire comportamenti potenzialmente rischiosi, basterebbe stazionare davanti a qualche locale il sabato sera, e non solo, per rilevare stili di guida che un giorno magari genereranno tragedie. Esistono sistemi di telerilevamento e di controllo che, o non ci sono proprio, leggi telecamere, o se ci sono, leggi autovelox, vengono lasciati spenti come inutili totem.

Nell’aula consigliare la parola sicurezza stradale e più in generale, controllo e sicurezza del territorio, sembrano non avere ospitalità. Forse perchè l’argomento non è considerato politicamente corretto ? Dronero continua ad essere intasata di TIR, costretti spesso a manovre impossibili per evitare di portarsi dietro qualche balcone che prima poi cadrà sulla testa di qualcuno. Il covid ci ha temporaneamente liberato dalle sgommate dei bolidi del rally, sponsorizzati anche dal Comune, che ogni anno, da tanti anni, scorrazzano senza limiti sulle strade comunali, ottimo esempio per futuri emuli del sabato sera, ma ritorneranno. Tutto questo nella più totale indifferenza della politica, pronta poi a versare copiose lacrime al prossimo evento funesto, quando, puntualmente, dal nulla, si materializzeranno i controlli, gli autovelox, le multe, che nel nulla puntualmente torneranno, dopo qualche settimana, per lasciar posto al solito laissez faire. A chi conclude questa lettura pensando “ma non ci sono i soldi”, suggeriamo, come esercizio, di ripetere il pensiero, ad alta voce, alle famiglie travolte dalla tragedia.

Massimo Monetti